Era evidente lo scopo di Prandelli che lascia in panchina Ribery e Callejon.
Se l’idea di tutti era quella di ripartire dal secondo tempo di Fiorentina-Genoa, così non è stato per Prandelli. E, purtroppo, dopo i primi 20 minuti della ripresa, il risultato è di 3-0 per la Dea.
Il problema serio è che per possesso palla, per tiri in porta, calci d’angolo e recuperi-palla non c’è partita. La Fiorentina non c’è. E in questo, oggi, Prandelli ci ha messo del suo.
Nuovamente intimorita, nuovamente senza gioco, nuovamente senza schemi d’attacco. La classifica si fa dura. Occorre trovare una nuova idea di gioco per uscire presto dalla zona pericolosa.
Se oggi dovessimo pensare al futuro del campionato, si deve trovare una soluzione che dia concretezza e compattezza alla squadra. Il centrocampo deve dettare i tempi.
Perché non provare a soffocare la manovra avversaria per non permettergli di iniziare la manovra o quanto meno di renderla difficile?
Se oggi non metti la parte atletico-tattica davanti a tutto, parti sconfitto.
E lo si è visto.
Poche idee, poca gamba e nessuna soluzione tattica che possa sopperire alle mancanze evidenti di una squadra che ha smarrito la strada. C’è bisogno di un confronto serio, con una società presente che dia la scossa alla squadra, indicando quei giocatori che possano e debbano prenderla per mano.
Barone e Pradè, ma anche Commisso: smettiamo di parlare di stadio e centro sportivo. Adesso ci deve essere solo ed esclusivamente la squadra affinché non sia troppo tardi.