Bella giornata primaverile nella Repubblica Ceca, in uno stadio piccolo ma ben strutturato come la citta famosa per la birra; la Fiorentina in maglia bianca “floreale” e il Viktoria Pilzen con la prima maglia. Si comincia con i Viola in palleggio continuo e con i ceki che aspettano per ripartire in contropiede, lo schema sembra semplice, lanciare Nico per creare superiorita in avanti.
La partita è soporifera, prima azione di nota è un calcio d’angolo per il Viktoria, colpo di testa di Hejda, ma la palla è dolce nelle braccia di Terracciano. Al 16′ primo giallo, sacrosanto, per Cadù che prende da dietro in ritardo Nico Gonzalez. Al 20′ l’arbitro israeliano Grinfeeld dovrebbe ammonire Hejda per un fallo su Belotti, non lo fa e per me è un serio errore. I rossoblu ceki al 23′ trovano un contropiede pericolosissimo, fuorigioco si – fuorigioco no ma si gioca e Salvac libera Vydra che va al tiro, angola troppo il rasoterra è sul fondo, var o no si riprende con Pietro dal fondo.
La Viola ancora non si vede dalle parti del portiere avversario, Jedicka, non certo aiutata dalla difesa a 5 preparata da Koubek, Dodò e Biraghi cercano il fondo ma non ci riescono e allora si prova col tiro da fuori, ci pensa Martinez Quarta al 32′, ma la palla è alta e pure troppo centrale. Al 34′ un bel cross di Mandragora in area per Belotti, che colpisce di testa ma non riesce a dare forza, il portiere si tuffa e blocca facile. Al 41′ Biraghi batte bene il 2′ corner viola, Nico la spizza sul primo palo, manca però qualcuno sul secondo; l’argentino si arrabbia con i compagni che sembrano giocare con il “freno a mano tirato”. Dopo un minuto l’arbitro fischia la fine del primo tempo, il granitico 5-4-1 del Viktoria Pilzen ancora regge, non è un caso che non subisca gol dal 2023.
Si parte nel secondo tempo con lo stesso spartito, Viktoria Pilzen dietro la linea della palla, ma con un lancio lungo lancia Chory, che in piena area viene anticipato da M. Quarta; solo un corner per i nostri avversari. La palla è sempre fra i piedi dei giocatori viola, ma di azioni degne di nota non ne arrivano. Al 54′, nonostante l’area pieni di giocatori rossoblu, Beltran si libera e mette un diagonale insidioso che costringe Jedicka in due tempi. La Fiorentina attacca e trova 6-7 difensori in area, arriva qualche corner ma è dura sfruttarli. Al 62′ entra un contropiedista Ivoriano come Traore in vece del roccioso Vydra, l’unico spettacolo del match sono i 700 tifosi venuti da Firenze che animano la Doosan Arena, ma, non si sa a che scopo, ad un certo punto cominciano a lanciare dei fumogeni in campo facendo arrabbiare Nico Gonzalez che va sotto il settore indicandogli di farla finita.
Non ci aiuta interrompere il gioco. Al 70′ escono Belotti e Beltran, entrano Barak e Nzola, non cambia l’assetto tattico ma la fisicità viola in avanti. Al 71′ giallo per Reznik che ferma con una sbracciata uno strappo di Sottli a ridosso della metà campo, dove non arrivano con la difesa i nostri avversari usano bene il fallo tattico. Al 78′ confusione in area viola con Traore che abbatte Gonzalez, tiro insidioso ma il gioco era fermo. Minuto 79′ Lopez per Arthur e Kouame per Sottil, forze fresche per noi. Proprio Cristian al 81′ si guadagna un angolo, batte Biraghi per la testa di Nico, ma la palla è larga e debole. Minuto 83 esce Nico Gonzalez per Ikonè, mister Italiano cambia i giocatori ma non gli schemi, al 88 Ikonè si fa ammonire per una discussione con un raccattapalle, la tensione è alta, arrivano 6 minuti di recupero.
Perdere una palla, anche sulla tre-quarti avversaria può essere sanguinosa, addirittura Koubek cambia Choury al 3′ di recupero. Un altro addirittura al 5 di recupero, esce Reznik, si va fino al 97′ ma non succede nulla, Koubek ottiene quello che vuole, venire a Firenze senza l’obbligo di vincere; recupererà due squalificati, sperando, secondo me, nel nostro nervosismo a dover vincere. Commento personale, questo calcio antico e fisico a me non piace, anzi non lo sopporto, ma capisco come il Viktoria sia arrivati ai quarti di finale prendendo pochissimi goals. I due portieri non si faranno neanche la doccia, abbiamo giocato male noi e gli avversari, sarà dura segnare anche giovedi prossimo e non solo per demeriti nostri, ma serve vincere e personalmente contro questi nemici del calcio mi basterebbe sconfiggerli di misura,