Capiamoci subito. Non era possibile pensare sempre di poter vincere imponendo il nostro gioco. Andare su ogni campo e contro ogni avversario, per tutto il campionato, e dominare la partita. Forse è una banalità ma è bene ripeterselo perché qualcuno poteva pensarlo, ingenuamente.
Il campionato é lungo, ci saranno sconfitte e partite dove dovremo passare gran parte del tempo a difendere.
Nessuna squadra, nemmeno le pretendenti alla vittoria finale, può pensare di vincere e dominare ogni partita.
Bene. Messo questo punto, passiamo alla partita. La Fiorentina, dopo un primo tempo meno spumeggiante ma certamente positivo, si trova a dover resistere per tutto il secondo tempo alla pressione dell’Udinese e ad un Deulofeu che sale in cattedra, specialmente nei minuti finali quando Callejón non riesce più a difendere. La Fiorentina resiste bene, Dragowski si comporta da grande portiere e porta a casa i tre punti. Ecco, potremmo finire qui.
La partita di Udine forse ci piace più di altre, certamente giocate meglio. Perché? Perché la Fiorentina di Italiano ha mostrato di saper soffrire, di giocare da squadra nei momenti di difficoltà e di avere un gran portiere. E adesso sappiamo anche che Italiano non é un integralista ma, vista la partita di sofferenza, cambia modulo per difendere con tre centrali e due terzini di fascia. Ma soprattutto ci piace essere usciti con tre punti da una partita che in altri momenti avremmo senza dubbio pareggiato se non perso.
Più e meno
Più – Dragowski, senza dubbio il migliore. Risponde alle critiche con una grande prestazione. Odriozola: un terzino fisicamente non dotato ma con una grande capacità fisica. Alla fine del secondo tempo corre addirittura per due non potendo più contare su Callejón. Torreira. Fino alla botta che gli crea problemi uno dei migliori in campo. Dirige magnificamente l’orchestra viola. Duncan: come si dice, sempre sul pezzo. Difende e attacca. Detta il pressing. Giocatore, oggi, diventato insostituibile nel centrocampo viola. Vlahovic. Una menzione va fatta sia per aver trasformato il rigore sia per aver combattuto come un leone in una partita che non lo avrebbe visto protagonista.
Meno – Saponara. Lo vediamo più a partita in corso (o comunque andava sostituito prima). Ci sembra avere un altro passo rispetto agli altri. Non incide quasi mai. Milenkovic. Una menzione tra i meno perché ha avuto davanti un Deulofeu che lo ha messo spesso in difficoltà. E poi commette una leggerezza che poteva creare non pochi problemi alla Fiorentina. Lotta comunque sempre. Biraghi. Poco incisivo sulla fascia forse anche per un colpo subito quasi subito che lo costringerà ad uscire anzitempo.
Parere finale
Uscire con tre punti da una partita di sofferenza come questa non é cosa da poco. La squadra lotta e ha grinta. Certamente mai come ieri ci é mancato uno come Gonzales, l’unico capace di dare accelerazioni e imprevedibilità. Lo aspettiamo per il Napoli, altro esame con la prima in classifica e la squadra che oggi gioca il miglior calcio, fatto di aggressività e qualità. Ci sarà da soffrire, ma la squadra c’è, eccome.