Siamo a 300 km da Cucaricki, sobborgo di Belgrado, per la precisione a Leskovac. Atmosfera che ricorda i match al Viola Park, siamo infatti di fronte solo a 2.500 spettatori circa. Dopo 7′ minuti l’azione che forse funziona meglio: bella palla in profondità di Bonaventura per il centravanti, Nzola entra in area, il portiere cerca il pallone ma trova il suo piede, calcio di rigore. Lo tira, malino, lo stesso Nzola ma fa goal, Fiorentina in vantaggio.
La partita è brutta, occasioni non ce ne sono, al 20′ fa notizia un tifoso serbo che offende il senegalese in modo fortemente razzista, ci sono discussioni, annuncio dall’altoparlante e si riparte, pare che sia un tifoso serbo ma non del Cukaricki. Partita soporifera, solo da segnalare al 34′ un colpo di testa direttamente nei guanti di Christensen da parte di Adetunji. Al 44′ Biraghi ammonito per fallo tattico su una ripartenza, gli undici viola sono molto nervosi. Nel recupero finalmente una bella azione che mette in difficoltà la difesa avversaria, la palla è sul destro di Bonaventura, bel tiro ma viene deviato è solo calcio d’angolo. Finisce il primo tempo di una partita brutta e nervosa.
Parte il secondo tempo e la Viola sembra avere la testa da un’altra parte tanto che dopo 6 minuti la squadra serba fallisce addirittura il pareggio con Kovac. Italiano dopo lo spavento ne cambia 3 al 55′, Brekalo per Ikoné, Mandragora per Duncan e Parisi per Biraghi. La Fiorentina prova ad alzare il baricentro ma porta al tiro Pierozzi al 58′, palla sul fondo. Al 66′ cambia anche il Cukaricki, entra Jovanovic per Vranjes e il sedicenne Cvetkovic, ennesima promessa serba. Al 69′ angolo per i bianchi ma la notizia è che Christensen tenta la presa ma non fa una bella figura. Le seconde linee viola non sembrano in forma stasera, al 72′ l’allenatore toglie Nzola e inserisce un altro suo soldatino, Kouamé. Due minuti dopo Jack si libera in area ma tira decisamente fuori.
Finalmente una bella azione di attacco per la Viola, Sottil lanciato da Kouamé mette basso in mezzo per Brekalo che tenta il colpo da biliardo ma Filipovic è bravo, devia in angolo. Purtroppo al 82′ deve uscire Mandragora per un problema, sembra, al ginocchio, Arthur non è pronto e così Parisi si becca un giallo per perdita di tempo cercando di non lasciare la squadra in dieci, all’85’ la panchina viola in apprensione per una brutta botta a Pierozzi in uno scontro di gioco, il ragazzo fortunatamente non deve uscire dal campo. Si arriva al novantesimo ma ci sono 6′ di recupero, la Viola non affonda e c’è da soffrire, 30 secondi in più per una Fiorentina nervosa che porta a casa la vittoria col minimo risultato. Nel frattempo buone notizie arrivano da Budapest dove Farencvaros-Genk finisce 1-1 e siamo primi nel girone con doppio vantaggio sugli ungheresi e i belgi del Genk, prossimi avversari il 30 novembre al Franchi.
Vittoria serviva e vittoria è arrivata, visto il nervosismo degli uomini in campo, ci dobbiamo accontentare e non guardare al gioco espresso, guardiamo di tornare presto a Firenze perché ci raccontano di un viaggio non agevole. Da domani mattina c’è da preparare la partita con il Bologna che si gioca già domenica alle 15 a causa della pausa per le nazionali. La Viola è nettamente in calo, tecnico e psico-fisico, domenica per prendersi la vittoria ci vorrà tanto cuore, questi ragazzi giocando di squadra riescono spesso a mascherare i limiti dei singoli, perché il Bologna in Serie A non ha ancora perso quest’anno, insomma sarà dura, la solita “partitaccia”.
Cukaricki (4-3-3): Filipovic; Nikcevic, Vranjes (67′ Jovanovic), Kovacevic, Tosic; Stankovic, Sissoko, Kovac (86′ Singh); Ivanovic (57′ Cvetkovic), Adetunji, Ndiaye (80′ Miladinovic). Allenatore: Matic.
Fiorentina (4-2-3-1): Christensen; Pierozzi, Milenkovic, Ranieri, Biraghi (55′ Parisi); Maxime Lopez, Duncan (55′ Mandragora, 84′ Arthur); Ikoné (55′ Brekalo), Bonaventura, Sottil; Nzola (73′ Kouamé). Allenatore: Italiano.
Marcatore: 8′ rig. Nzola.
Ammoniti: Ndiaye (C), Adetunji (C), Nikcevic (C), Biraghi (F), Parisi (F), Singh (C).
Arbitro: Schroder (Germania).
Assistenti: Gittelmann (Germania), Wessel (Germania).
Quarto uomo: Badstubner (Germania).
VAR: Storks (Germania).
AVAR: Jablonski (Germania).