Torino, Allianz Stadium, 14 dicembre 2024. La Juventus pareggia 2-2 con il Venezia, ultimo in classifica, e il protagonista della serata non è il risultato – già di per sé imbarazzante per i bianconeri – ma l’ormai celebre teatrino tra Dusan Vlahovic e la Curva Sud. Una scena degna di un palcoscenico, con fischi, cori polemici e una risposta che conferma il talento del nostro ex bomber… almeno quando si parla di alimentare tensioni.
Al termine della partita, mentre la squadra si avvicina alla curva per il consueto saluto, i tifosi organizzati iniziano a fischiare e contestare pesantemente i giocatori. Il nostro caro Dusan, probabilmente esasperato dalla serata (o dalla stagione), decide di non restare in silenzio: prima indica i tifosi chiedendo ironicamente “Cosa volete?”, poi invita i compagni ad andarsene, scatenando ulteriormente la reazione del settore caldo dello stadio.
E come se non bastasse, arriva la ciliegina sulla torta: cori al veleno contro il serbo, che risponde con un pollice alzato carico di sarcasmo prima di lasciare il campo, evidentemente esasperato. A riportarlo sotto la curva ci pensa il capitano Danilo, che prova a placare gli animi, ma la tensione resta palpabile. La serata si chiude con Dusan che lascia il campo per primo, mentre i cori continuano.
Da Firenze a Torino: il copione che cambia
Osservando la vicenda, è impossibile non fare un confronto con il passato. A Firenze, Vlahovic ha vissuto momenti intensi, certo, ma qui si parla di un altro livello di pressione. Alla Juventus, l’aspettativa è vincere sempre, convincere sempre, senza compromessi. E quando non ci riesci, i fischi non tardano ad arrivare.
Ma forse Dusan, nella fretta di inseguire la Champions e i milioni, non aveva considerato il lato oscuro della medaglia. Sì, segnare è bello, ma convivere con una tifoseria che ti fischia per un rigore sbagliato o una partita storta è un’altra cosa. Firenze ti amava (più o meno), Torino ti giudica senza appello.
Il pensiero del tifoso viola
Dusan, mentre torni negli spogliatoi sotto una pioggia di fischi, un dubbio ti sarà venuto: “Ma ne valeva davvero la pena?”. Certo, i milioni fanno comodo, ma il calcio è fatto di emozioni. E a Firenze, pur con qualche incomprensione, sapevamo come farti sentire al centro di un progetto. Ora sei solo un ingranaggio in una macchina che non funziona come dovrebbe, e quando manca l’olio, l’ingranaggio si inceppa.
Noi tifosi viola ci limitiamo a osservare, godendoci lo spettacolo da lontano. Perché se c’è una cosa che questa storia insegna è che le scelte hanno conseguenze. E tu, Dusan, hai scelto di lasciare Firenze.
Buona fortuna con la Curva Sud, ne avrai bisogno.
2 risposte
Quando la Juventus lo scelse nell’autunno 2021, Vlahovic veniva da una stagione da urlo (un gol ogni 109 minuti). Non ha più reso a quel livello. Di qui, la delusione dei suoi tifosi. Però Vlahovic a Firenze guadagnava 1 milione. Commisso gliene aveva proposti 6 per restare, la Juventus 13 per partire; oggi ne guadagna 22, senza contare gli sponsor (che non sarebbero stati gli stessi in viola). Dubito che rimpianga Firenze.
A livello economico certamente ma altri in passato hanno fatto scelte diverse in alcuni momenti della vita professionale. Talvolta occorre aspettare per fare il grande salto (vedi Jovetic ad es.). Chissà cosa pensa dentro di se il serbo oggi