Essere finalista nelle due coppe non dà di per sé alla Fiorentina nessun diritto di qualificazione o ripescaggio per l’Europa League. Per cui, o ne vince almeno una, oppure l’eventuale partecipazione alle coppe europee nella prossima stagione dipenderà dal piazzamento in campionato.
Varie squadre di centro classifica stanno lottando per l’ottavo posto, che, con la probabile penalizzazione della Juventus, diventerebbe il settimo, che, se, l’Inter dovesse vincere la Coppa Italia, darebbe accesso alla Conference League.
Ieri il Monza, con il successo in trasferta sul Sassuolo, ha alzato l’asticella. Per cui oggi, Torino-Fiorentina diventa uno spareggio: chi lo perde, difficilmente potrà raggiungere l’ottavo posto. E anche il pareggio rischia di non servire, soprattutto alla Fiorentina.
Infatti, c’è un altro fattore da esaminare: in caso di parità in classifica (fra due o più squadre), conterà la classifica avulsa. Qui la Fiorentina è messa male: un pareggio e una sconfitta nei confronti del Monza, una sconfitta col Torino, due sconfitte col Bologna. Chi è messo meglio è il Torino, che vinse a Monza alla prima di campionato, e che ha recentemente pareggiato in casa coi brianzoli.
Ma, come detto, occorre tenere il passo del Monza, squadra che, da quando in panchina c’è Palladino, viaggia a una media di 1.7 punti a partita (meglio della Roma di Mourinho e Dybala). Per dire, Fiorentina e Torino sono a 1.4. Idem il Bologna, da quando è guidato da Motta.
Dopo i tempi supplementari, la festa e il ritorno da Basilea, nonché per risparmiare le forze in vista della finale di Coppa Italia di mercoledì, Italiano dovrà necessariamente schierare le seconde linee. In queste condizioni, vincere a Torino non sarà affatto facile.