Sono passati più di 12 anni, da quando Diego Della Valle, in quella conferenza stampa al Four Season, annunciò alla città la sua volontà di costruire uno stadio nuovo a Firenze, non che fosse una novità, l’argomento stadio nuovo è stato sempre al centro del dibattito cittadino, ricordo ad esempio il progetto secondo anello ai tempi di Pontello.
All’epoca dei Pontello, l’esigenza di uno stadio nuovo era dettata dal fine di aumentare il numero di spettatori che volevano seguire una squadra vincente , oggi invece serve per aumentare i ricavi e tornare ad avere una squadra vincente.
Da allora ne abbiamo sentite tante di chiacchiere: Castello, cittadella, ristrutturazione Franchi, Mercafir, Campi, ma ogni soluzione è sembrata impossibile, tanto che tale immobilismo ha portato i Della Valle alla decisone di un progressivo disimpegno dal mondo cel calcio.
Nel 2019 è’arrivato Rocco Commisso che ha saputo contagiare tutti, istituzioni, tifosi, con la sua verace simpatia. Ciò però non ha impedito che le difficoltà per la realizzazione dello stadio scomparissero. Il Franchi è un monumento vincolato dalla soprintendenza e come tale insieme ad altri numerosi immobili dislocati nel territorio italiano, non può essere abbattuto né stravolto architettonicamente.
Bene? Male ? Non lo so ma è cosi. L’ Italia è un paese in cui le opere d’arte si nascondono anche nelle più anonime stradine, ed è quindi assolutamente necessario che siano tutelate. Che piaccia o no nel nostro paese non si può facilmente radere al suolo qualcosa. Detto questo è indispensabile però che la città abbia uno stadio moderno ed in linea con le normative Uefa
E allora che fare ? Il Ministero è stato chiaro: ampia ristrutturazione si, avvicinando anche le curve al campo e copertura, in modo di adeguare l’impianto alla normativa Uefa, ma demolizione no. La Fiorentina ha immediatamente e con eccessiva fretta, detto no grazie.
Il Sindaco invece ha spiazzato tutti, si è detto stanco delle chiacchiere ed ha deciso di agire: Il Franchi è del Comune e il comune provvederà a ristrutturalo, basta chicchere durate ormai troppo tempo, passiamo ai fatti. Lodevole iniziativa quella di Nardella, anche perché la ristrutturazione del Franchi si inserisce in una riqualificazione di un quartiere, tra i più belli di Firenze, quale il Campo di Marte, da sempre la casa della Fiorentina.
Io personalmente non riesco ad immaginare una Fiorentina lontana dal Franchi, e l’idea di un Franchi nuovo e moderno ma che conservi la sua struttura originaria mi intriga. Il Sindaco in questo progetto si gioca la credibilità sua e della parte politica che rappresenta, e quindi non resta che aspettare e vedere se ti tempi di realizzazione e la qualità dell’intervento, saranno rispettati.
Cosa farà adesso Comisso? A questo punto l’unica cosa che potrà fare è quella di sedersi ad un tavolo con il Comune e trovare una soluzione che sia la migliore per tutti, in modo che in quel progetto di riqualificazione dell’intero quartiere e non solo dello stadio , possano esser individuate le redditività necessaria a fare crescer il fatturato della Fiorentina. Uno stadio nuovo da un’altra parte, non risolverebbe il problema Franchi che dovrebbe essere comunque tutelato e conservato.
Mi auguro quindi che prevalga il buon senso e non le prese di posizioni che, nuocerebbero a tutti, tranne a chi ha antipatie personali verso una parte piuttosto che un’altra.