In questa serie di articoli – questo è il secondo di tre – illustro, reparto per reparto, le mie opinioni riguardo alle operazioni di calciomercato in entrata (non aspettatevi voti) dell’estate, dopo le prime 5 prestazioni stagionali. Premetto che non giudico i giocatori arrivati, sarebbe troppo presto, ma giudico le operazioni in entrata e la logica di queste, secondo i miei pareri, condivisibili o meno.
Centrocampisti: habemus regista!
Anzi, ne abbiamo due, Arthur e Maxime Lopez; la domanda di molti è se i due possano coesistere, io me lo auguro perché come valore, a mio modo di vedere, sono i migliori centrocampisti che abbiamo per giocare nei due davanti alla difesa. Le incognite, in un duo di centrocampo Arthur-Lopez, sarebbero la fisicità e la fase difensiva, nonostante Maxime sia un giocatore che per caratteristiche può anche ringhiare sugli avversari; sarebbe importante però capire come i due potrebbero dividersi i compiti. Inoltre, possono anche essere uno l’alternativa dell’altro in caso di riposo di uno o di squalifica, e ciò mi sembra un’ottima cosa.
Arriviamo a Duncan e Mandragora, che dire… Il primo si è visto poco in questo inizio e non ha sfigurato contro il Lecce, anzi (gol e assist), seppur sia calato nel secondo tempo; Mandragora per me resta un giocatore un po’ incompiuto, che è discreto o molto bravo in vari aspetti, ma non eccelle in qualità ben precise; mi aspetto di più da lui, soprattutto viste le prime prestazioni stagionali.
Credo che tra questi 4 giocatori manchi un incontrista vero e proprio, perché siamo passati dal fatto che ci mancasse un regista ad averne addirittura due, ma adesso ci manca un mediano incontrista che faccia il lavoro sporco che faceva Amrabat; era uscito il nome di Vranckx, non mi sarebbe dispiaciuto per caratteristiche. Inoltre credo proprio che questa squadra abbia bisogno di un recupera-palloni fisico in mezzo al campo, che aiuti la difesa, soprattutto nelle ripartenze avversarie che spesso soffriamo. Dal punto di vista della fisicità credo Duncan possa aiutare, anche se per caratteristiche è più una mezz’ala che un mediano.
Per quanto riguarda i trequartisti, abbiamo Bonaventura, Barak e Infantino: il primo può essere considerato una certezza, ma ha comunque 34 anni, bisogna vedere quanto possa reggere questi ritmi, anche se, per la sua qualità e la sua grinta, lo considero quasi insostituibile. Per quanto riguarda Barak, io credo possa fare meglio dello scorso anno e possa diventare più decisivo con gol e assist e più continuo per prestazioni. Infantino ha mostrato buoni sprazzi, ma è troppo presto per giudicarlo, come operazione mi sembra piuttosto buona: giovane, pagato relativamente poco, duttile e ne parlano abbastanza bene.
Attaccanti
Centravanti: qui c’è stata una vera rivoluzione. Via Cabral e Jovic (due ottime operazioni in uscita, nonostante non mi occupi di questo nell’articolo), dentro Nzola e Beltran; onestamente sono contento perché, anche se – lo ripeto – è presto per giudicare, mi sembra che i due nuovi innesti siano molto più adatti al gioco di Italiano di quanto lo fossero il serbo e il brasiliano; per qualcuno è una campanella d’allarme che i due centravanti neo arrivati siano ancora a secco dopo le prime 5 prestazioni stagionali, ma ritengo che abbiano bisogno di tempo (Nzola è fuori forma, Beltran deve abituarsi al calcio europeo e al gioco della squadra) e fiducia, che questa squadra possa giocare per farli segnare (l’innominabile numero 9 della Juve segnava a raffica da noi e c’era comunque Italiano in panchina) e che comunque mi andrebbe bene anche se dovessero segnare meno rispetto alle aspettative, riuscendo a far giocare bene davanti la squadra e a portare a gol di altri (vedi il passaggio di Beltran ad Arthur contro il Lecce, che ha poi portato al gol di Duncan).
Ali. Per quanto riguarda gli esterni, ne abbiamo 5: l’attualmente insostituibile Nico Gonzalez, Ikoné (che probabilmente sarà l’alternativa a Nico a destra), Brekalo (che ha la mia fiducia), Sottil (spero non sia un talento incompiuto) e Kouamé (vero jolly e pupillo del mister). Qui c’è da fare un discorso riguardo tutte le ali, escluso Nico: concentrandomi soprattutto sui tre che giocano principalmente a sinistra (Sottil, Brekalo e Kouamé), ma potendo inserire anche Ikoné in ciò che sto per scrivere, non riesco a credere che siano e saranno tutti la brutta copia di loro stessi, come spesso ci hanno abituato; Ikoné deve essere più continuo e più decisivo in zona gol, Brekalo era un gran bel giocatore al Torino, che gli è successo? Kouamé ha i suoi limiti ma quando gioca con il giusto agonismo si mette in mostra anche con qualità e in maniera decisiva (vedi primo gol contro il Rapid); Sottil, invece, deve ritrovare la forma migliore. Ha dei limiti questo giocatore, però con le qualità, soprattutto fisiche, che possiede, credo possa fare molto meglio. Soprattutto penso che l’allenatore possa riuscire a dare continuità a uno o due di questi ragazzi, dando loro anche la possibilità di sbagliare e performare meno a volte, ma in questo modo potrebbe valorizzarne almeno uno.