Il commento
La Fiorentina cade in casa contro un Como che dimostra fin dal primo minuto di avere un’idea chiara di gioco. I lombardi aspettano, ripartono e colpiscono nei momenti giusti, sfruttando al massimo gli errori dei viola. La squadra di Palladino, invece, appare ancora una volta senza una direzione precisa, prevedibile nelle manovre e lenta nei movimenti. Il primo gol arriva da un contropiede che manda in tilt la difesa, il secondo è un capolavoro di Nico Paz con la sfortunata deviazione di Ranieri, ma la Fiorentina, per tutta la partita, non da mai la sensazione di poter davvero riprenderla.
Eppure, la qualità in questa squadra c’è . Il problema non è nei singoli, ma nel modo in cui vengono schierati e utilizzati. Palladino continua a sbagliare scelte, mandando in campo una squadra senza idee quando dovrebbe fare la partita. Contro un Como che gioca sempre e con coraggio, la Fiorentina si fa annichilire, incapace di reagire e con giocatori costretti a un ruolo che non gli appartiene. La confusione tattica è evidente: cambi tardivi, uomini fuori posizione e una squadra che non sa cosa fare con il pallone. I problemi non sono nei giocatori, che hanno talento e qualità, ma in una gestione che non sta dando nulla di concreto.
Senza Kean a risolvere le partite da solo, questa Fiorentina appare fragile, incapace di creare gioco e di rendersi pericolosa. Palladino non puó più nascondersi dietro gli alibi: se non trova in fretta una soluzione, l’Europa diventerà solo un’illusione.
Le Pagelle
De Gea – 6 | Incolpevole. Non ha grandi responsabilità sui gol, anzi evita che il passivo sia ancora più pesante con un paio di interventi importanti. Nel primo tempo è bravo su Diao, nel secondo si trova spiazzato dal tiro di Nico Paz. Ma non basta: anche lui sembra meno sicuro rispetto alle scorse settimane.
Dodó – 5,5 | Confuso. Prova a spingere sulla destra ma senza mai trovare lo spunto decisivo. I suoi cross sono spesso imprecisi e in fase difensiva soffre più del dovuto. Si impegna ma non riesce a incidere, finendo per perdersi in giocate prevedibili.
Pongracic – 5 | Disattento. Troppe sbavature e poca sicurezza. In una partita così serviva una prestazione solida, invece si fa trovare fuori posizione in diverse occasioni. Sbaglia in fase di impostazione e non riesce mai a guidare la difesa con autorità.
Ranieri – 5,5 | Sfortunato. Ci mette impegno e cerca di guidare la difesa, ma il destino gli gioca un brutto scherzo: la sua deviazione sul tiro di Nico Paz mette fuori causa De Gea. Non é tra i peggiori, ma anche lui non trasmette quella sicurezza che servirebbe.
Gosens – 5 | Irritante. Parte con buoni propositi e sembra poter spingere sulla sinistra, poi scompare dal gioco. Si innervosisce, commette falli evitabili e prende un cartellino giallo che gli farà saltare la prossima partita. Una prestazione molto al di sotto delle sue potenzialità.
Mandragora – 5 | Spaesato. Dovrebbe essere il faro della manovra, ma si limita a passaggi scolastici senza mai prendere in mano la squadra (ma a questo ci ha spesso abituati). Nel primo tempo ha anche la sfortuna di trovarsi contro Diao in contropiede, senza riuscire a fermarlo. Nella ripresa sparisce completamente.
Cataldi – 5 | Invisibile. Non riesce mai a dare ritmo alla squadra, non imposta e non contrasta con la giusta cattiveria. La sua partita è un susseguirsi di giocate anonime, senza mai dare una scossa. Esce nella ripresa senza lasciare traccia.
Zaniolo – 5 | Inconcludente. Si vede che ha voglia di incidere, ma finisce per complicarsi la vita da solo. Troppo egoista in alcune situazioni, impreciso in altre. Qualche spunto interessante, ma nessuna giocata concreta che possa cambiare la partita.
Fagioli – 5,5 | Bloccato. Ha qualità (e si vede), ma gioca con il freno a mano tirato. Non riesce a dare quel cambio di ritmo che servirebbe e si limita a giocate semplici. Serve più personalità da parte sua, soprattutto in partite come questa.
Folorunsho – 5,5 | Nervoso. Si batte, lotta e prende falli, ma alla fine il suo contributo è più caotico che utile. Si accende solo a tratti e si lascia trascinare dal nervosismo, finendo per non essere mai realmente incisivo.
Beltran- 5 | Isolato. Non gli arrivano palloni giocabili, ma lui non fa nulla per cambiare la situazione. Poco movimento, poca cattiveria sotto porta, mai nel vivo del gioco. Un attaccante come lui deve fare di più anche quando la squadra fatica.
I Subentrati
Colpani – 5,5 | Tardivo. Dovrebbe dare imprevedibilità (come sempre) , ma entra (come al solito) tardi e non riesce mai a trovare lo spazio giusto. Non si vede praticamente mai.
Gudmundsson – 5 | Dannoso. Dovrebbe dare qualità, invece regala un pallone sanguinoso che porta al raddoppio del Como. Sembra sempre leggero e poco convinto nelle giocate. Il talento c’è , ma manca la concretezza. E Palladino non sta facendo nulla per metterlo nelle migliori condizioni per trovarla.
Richardson – 5 | Inutile. Non porta nulla alla squadra. Corre tanto, ma senza un senso logico. Entra e la Fiorentina peggiora.
Parisi – 5,5 | Sottotono. Non sbaglia nulla di grave, ma il suo ingresso non cambia minimamente l’inerzia della partita. Non si capisce bene quale sia il suo ruolo in questa squadra.
Palladino – 4 | Senza idee
Questa volta non ha Kean a togliergli le castagne dal fuoco e si vede chiaramente. La sua Fiorentina gioca senza un vero piano tattico, senza cattiveria e senza identità . La manovra è prevedibile, i cambi non incidono e la squadra appare sempre più confusa. Il Como non è un avversario irresistibile, eppure Palladino riesce nell’impresa di perdere una partita in casa senza mai dare la sensazione di poterla riprendere. Quanto ancora si può aspettare prima di ammettere che questa gestione non sta funzionando?