Serie A
Lecce-Fiorentina
 0-6

La Viola vince il “primo set”, inaspettatamente

Tempo di lettura: 4 minuti circa

Allo stadio di Via del Mare si gioca all’ora tradizionale, le 15:00 così che la tradizione suggerisce “squadra che vince non si cambia”. Scendono in campo gli stessi 11 che hanno vinto con il Milan, la fascia di capitano ancora a Ranieri e si gioca con questo schema poco decifrabile, che vede la Fiorentina stare su un classico 4-4-2 in fase di non possesso, mentre con la palla al piede i giocatori non sono in posizioni “bloccate”, tentando però l’inserimento in verticale ogni qual volta si crea l’occasione, con Kean più avanti di tutti a creare profondità.

Si parte tranquilli e forse l’unico giocatore oggi da meritarsi critiche, Adli, si addormenta a si fa prendere la palla da Rebic che lo segue in pressing, la palla va a Kristovic che chiama De Gea ad una delle pochissime parate di oggi. Subito dopo una situazione che non ci voleva: Gudmundsson si ferma ed è costretto a uscire per un problema muscolare. Lui indica la coscia destra, siamo al 9′ e lo sostituisce Beltran. I Viola hanno qualche minuto di smarrimento e fino al 15′ cercano solo di limitare le azioni di attacco del Lecce, poi si accendono anche grazie al “vikingo” che da trequartista oggi è imprendibile, quando serve si viene a prendere il pallone oppure lancia in verticale trovando i compagni a meraviglia.

Al 19′ palla in profondita per Kean, che la tiene e si appoggia a Bove, che la scarica per Cataldi al limite dell’area, il numero 32 piazza un piattone a fil di palo su cui Falcone nulla può, Fiorentina in Vantaggio. Qualche minuto dopo i brividi ce li fa venire Kean, che mette male la caviglia e si procura una distorsione ed è costretto fuori dal campo per le cure, mentre la Viola è in 10 arriva l’unica vera occasione per il Lecce, Gallo parte sul filo del fuorigioco e mette dentro un rasoterra pericoloso sul quale Kristovic non arriva. “Kean il guerriero” non ne vuol sapere di uscire e continua con una vistosa fasciatura. Al 33′ un altro mattone per la vittoria viola, su una palla che sembra inutile Beltran toglie il respiro e il pallone ad Oudin, lo appoggia a Gosens che crossa di prima per Kean, Falcone lo anticipa con il pugno ma il pallone arriva dalle parti di Colpani, al limite dell’area e proprio sul sinistro, che al volo di contro-balzo non perdona, 0-2 dice il tabellino, la Fiorentina è sempre piu padrona della partita.

Nonostante la fasciatura il numero 20 viola si fa sentire e Falcone salva la propria porta. Al 43′ l’episodio che segna la partita. Adli sarà lento, ma se lo fai respirare mette passaggi impensabili: infatti trova una traccia che mette Dodo al limite dell’area quasi davanti a Falcone, Gallo lo tocca e lo mette a terra, l’arbitro Fourneau ravvisa una chiara occasione da goal ed estrae il cartellino rosso, il Var conferma ed il Lecce è in 10 uomini, siamo al 43′ e c’è anche una punizione invitante dal limite. Sul pallone ci sono Colpani e Cataldi, quest’ ultimo piazza un destro a “foglia morta” che non ti aspetti di sicuro, Terzo goal e partita ormai “finita”. Si va al riposo con i fischi dello stadio per i giocatori di casa.

All’inizio della ripresa, Citterio, che oggi sostituiva Palladino squalificato lascia negli spogliatoi Kean, giustamente, e consegna il compito di terminale offensivo al “soldatino” Kouame, mentre Gotti effettua tre cambi per evitare sbandamenti eccessivi. Ai giocatori della Fiorentina purtroppo sembra abbiano fatto bene le giornate di ferie, con tranquillità e velocità gestiscono il pallone, con il Lecce che fa solo da spettatore. Al 54′ non può reggere alla pressione in attacco, Colpani per due volte tira verso la porta e alla terza trova l’incrocio dei pali. Minuto 54, Lecce 0 – Fiorentina 4. Entrano nel frattempo Richardson e Sottil e Comuzzo macchia la sua prestazione con un cartellino giallo, forse fiscale ma direi evitabile. Siamo solo al 60′ e Sottil approfitta dell’errore di un avversario, rasoterra a servire Kouame che contrato non si rassegna ma mette il pallone in piena area piccola dove c’è Beltran che mette in rete e sono 5.

Sei minuti dopo entra Parisi che al 73′ va a partecipare alla festa del gol di oggi con un azione personale al limite dell’area, il suo sinistro viene deviato ma il gol è suo, 6-0. Prima della fine purtroppo dobbiamo mettere a tabellino 2 cartellini gialli, uno a Ranieri e l’altro a Richardson, che viene graziato sia dall’arbitro che dal Var, che vedono un intervento onesto ma imprudente del giovane franco-marocchino, che prende il pallone ma la gamba è alta. Non c’è recupero e Fourneau fischia la fine.

Oggi è arrivata una vittoria voluta, come diranno i giocatori in conferenza stampa, conquistata con 40 minuti di calcio autoritario, veloce ed efficace. Oggi purtroppo incassiamo l’infortunio per “Iceman” Gudmundsson, speriamo che Kean ne abbia per poco, ma ritorniamo a Firenze con un Colpani che aspettavamo e con un Beltran versione “attaccante tre-quartista” che oggi ci ha stupito e che potrebbe essere un’arma utile a sostituire in questo probabile mese di assenza Gudmundsson.

Finale tutti sotto la curva con il sorriso pure dei giocatori con la pettorina, perché giovedì toccherà a loro, per continuare a crescere di gioco e di risultati. Di chi è il merito io non lo so, ma l’alchimia che stanno creando i ragazzi e Palladino mi dà ottime sensazioni, quest’anno noi ci si diverte, il problema è per chi gioca contro di noi… “Dinni che vengano”


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