Terracciano: 6 – Trafitto da Osimhen nell’azione più ficcante del Napoli (ma il Var annulla), poi è fortunato su una conclusione di Fabian Ruiz terminata sopra la traversa. Sostanzialmente nessuna parata, nessuna responsabilità sulle reti subite, comunque buona gestione palla con i piedi.
Venuti: 5 – In difficoltà su ogni affondo di Insigne: sulla sua fascia gli azzurri penetrano agevolmente. A inizio ripresa non riesce a tamponare l’affondo di Insigne per Osimehn che invita Mertens e costa il gol del momentaneo pareggio.
Milenkovic: 6 – Pessimo avvio con un giallo rimediato al 10′ per un’entrata irruenta a centrocampo, qualche errore in appoggio, ma col trascorrere dei minuti riesce a riprendersi. Complice Venuti, gli sfugge Mertens che insacca per l’uno a uno.
Igor: 7 – Impeccabile, insuperabile, anticipa e annulla puntualmente il diretto avversario Osimhen. Accusa stanchezza (crampi) dopo un’ora di gioco e Osimehn lo supera riaprendo il match.
Dal 40′ s.t. Martínez Quarta: s.v.
Biraghi: 6,5 – A tutto campo: fa buona guardia in difesa e sfodera un paio di traversoni interessanti con inserimenti in velocità, oltre a un tiro deviato da Ospina in corner. Nel finale non spinge più e fa un ottimo lavoro in copertura dimostrando anche ottima personalità.
Castrovilli: 5,5 – Gran lavoro in pressing alto, spesso riesce a dare una mano anche dietro, ma è impreciso quando si tratta di gestire il pallone. Cala alla distanza così come i compagni del centrocampo.
Amrabat: 6,5 – Un po’ lezioso ma fa il suo con discreta sicurezza e buon ritmo. Gli mancano i disimpegni di prima intenzione (Torreira docet), tuttavia la sua prova è più che sufficiente.
Duncan: 6 – Nel primo tempo è attento e molto determinato nel coprire gli spazi e pressare al momento giusto. Nel secondo va peggio e perde qualche pallone pericoloso.
Dal 18′ s.t. Maleh: 6,5 – Approccio perfetto in una fase delicata del match. Morde e si fionda su ogni avversario che gli capita a tiro. Guastatore onnipresente.
González: 7,5 – È la spina nel fianco della difesa partenopea, Mario Rui fa quel che può e spesso viene superato da un Nico in ottima vena. Suo il missile che sblocca il risultato, poi gara a tutto campo, assist per Ikoné e finale a sostegno della difesa.
Dal 40′ s.t. Callejón: s.v.
Cabral: 6 – Poco partecipe alla manovra, poco sacrificio in termini di pressing: prestazione insufficiente fino al quando con una sterzata si libera di Lobotka (che scivola) e segna un gran gol sul palo lontano (con cartellino giallo per essersi tolto la maglia).
Dal 40′ s.t. Kokorin: s.v.
Saponara: 6 – Spesso nel vivo della manovra, buona dinamicità ma anche poca concretezza e poche soluzioni per sorprendere la retroguardia napoletana.
Dal Ikoné: 6,5 – Entra bene in partita e, finalmente, segna la sua prima rete in Serie A con un sinistro incrociato; poi dà una mano a coprire gli spazi beccandosi anche un giallo.
Maleh: s.v.
Italiano: 7 – Dovendo fare a meno dello squalificato Torreira e degli indisponibili Odriozola e Bonaventura, con Piatek non ancora al meglio, dietro si affida agli stessi di domenica scorsa mentre a centrocampo opta per il trio Castrovilli-Amrabat-Duncan. Conferma Cabral affiancato da Nico González e Saponara. Nella prima frazione, nonostante la poca affidabilità di Venuti sulla destra, la squadra dà la sensazione di potersela giocare e il vantaggio, giunto al 29′, permette alla Fiorentina di giocare con una certa tranquillità, visto anche l’impatto di Igor su Osimehn. L’avvio dei Viola, però, nei secondi 45 minuti è sconfortante, tant’è che Mertens annulla il vantaggio. Il tecnico decide di puntare su Ikoné che, appena entrato, riporta avanti la Fiorentina. Al 27′ s.t. il gol di Cabral metterebbe al sicuro il risultato se non fosse per l’ultimo guizzo di Osimehn che approfitta di un Igor malconcio: e qui darei una tiratina d’orecchi a Italiano per non aver sostituito il difensore brasiliano. Sostituzione che arriva subito dopo aver subito il 2-3 ma partita che si riapre e finale in sofferenza. Si torna a Firenze con tre punti meritati, conquistati contro un Napoli proiettato verso la testa della classifica e fondamentali per la rincorsa all’Europa.