Partiamo da un dato di fatto: la Fiorentina non vince da un mese, se aveva chiuso il 2023 con 33 punti battendo il Torino, dopo un mese si ritrova con un solo punto in più in classifica, scavalcata dall’Atalanta solitaria al quarto posto a 36 punti. Con la partita di domenica con l’Inter si chiude dunque un mese amaro per i viola che ricorda molto il periodo di flessione già avuto tra ottobre e novembre dopo la scintillante vittoria a Napoli. C’è però una differenza, a mio avviso, tra le partite infelici dell’autunno 2023 e quelle di questo gennaio: nelle ultime la Fiorentina è stata veramente a un soffio dall’evitare le sconfitte.
Sembra che il famoso “karma” sia entrato in gioco per riequilibrare le fortune che la squadra di Italiano ha avuto in Coppa Italia, battendo ai rigori le due compagini emiliane Parma e Bologna. È noto che i rigori sono una lotteria e in entrambe le occasioni la Fiorentina ha pescato bene conquistando la sua terza semifinale consecutiva grazie ai rigori. Sempre contro gli emiliani, stavolta quelli del Sassuolo, ha però avuto inizio la sciagura dal dischetto per i viola, che sotto 1-0 al Mapei in una partita che poteva lanciarli verso l’Europa considerando i passi falsi delle avversarie, falliscono con Bonaventura il rigore che poteva dare un impulso diverso alla gara. Stesso risultato in Supercoppa col Napoli, 1-0 per gli avversari ed Ikoné spara alto dagli 11 metri complicando inevitabilmente la partita; infine, anche ieri sera Nico Gonzalez, definito “infallibile” da Italiano, viene ipnotizzato da Sommer e la partita, come il Franchi, si spegne lentamente.
Ironia della sorte? In questo gennaio oscuro tra campo, mercato e questione stadio, volete sapere chi ha segnato l’unico rigore su quattro a favore per i viola? Mbala Nzola. Se c’è del positivo in questi ultimi 25 giorni, la sua voglia di riscatto tramutata in cattiveria agonistica vista nel finale contro l’Udinese e ieri sera possono essere di buon augurio per il resto della stagione.