Abbiamo finito le parole. Non possiamo più sentire i se e i ma nelle interviste del dopo partita. La Fiorentina continua a perdere e a fornire prestazioni che non lasciano accesa nemmeno la fiammella della speranza.
L’unica speranza per Commisso sarebbe prendere un comico, perché veder giocare questa Fiorentina è veramente triste.
Sono tristi i giocatori in campo, è triste il gioco della Fiorentina, è triste Prandelli quando fa le interviste nel dopo partita, è triste Pradè (con i suoi acquisti), sono tristi Barone e Commisso. Noi vogliamo allegria, quella allegria che mette(va) Ribery nelle sue giocate. Oggi invece si è intristito anche lui.
Noi siamo abituati a vedere bel calcio, magari anche a perdere ma con il sorriso di chi ha visto giocare e impegnarsi fino al 95’ la propria squadra.
Invece oggi siamo tutti tristi. Ci hanno fatto intristire anche a parlare del nuovo stadio, a sentire queste lotte fra società e amministrazione.
E intanto ogni domenica è uguale all’altra e la Fiorentina va sempre più giù. Triste.
Dopo il primo anno di rodaggio della nuova proprietà, c’era la necessità di rinforzare la squadra mentre siamo riusciti ad indebolirla, vendendo dei possibili campioni (Chiesa) ed acquistando delle meteore o giocatori inutili o fuori ruolo (Barreca, Kokorin, Callejon).
Ma quali sono le strategie di questa società? Ma la struttura societaria dov’è? Antognoni, il nostro unico 10, cosa pensa? Ha condiviso gli acquisti fatti? Pradè non si sente responsabile per come ha condotto le campagne acquisti degli ultimi due anni?
E Callejon, è ancora un gran giocatore? E allora Prandelli gli trovi il posto in squadra! Non si può tenere fuori quei giocatori che possono avere dei numeri e fare la differenza per vincere una partita. Io in campo vorrei vedere sempre i migliori e la squadra cerco di farla sulla base dei giocatori a disposizione. E sulla base dei migliori. E qui Prandelli ci deve mettere del suo. Altrimenti anche lui è responsabile della prestazione della squadra. Colpevole anche di far intristire i pochi campioni che abbiamo.
Non vogliamo ripetere le stesse cose. Ma soprattutto non vogliamo intristirci più. Quanto meno ci facciano sognare o divertire con qualche giocata.
Così proprio non va, caro Rocco.
Nella stagione 1992-1993 la Fiorentina ebbe un’annata incredibile e a fine stagione retrocesse in serie B dopo 54 anni. Parliamo di una squadra che poteva vantare alle sue dipendenze un certo Batistuta (che doveva ancora esplodere completamente ma era già il padrone assoluto dell’attacco viola) ma anche i centrocampisti Di Mauro (dalla Roma), Brian Laudrup e Stefan Effenberg, mentre in avanti i viola puntarono su Ciccio Baiano, protagonista del Foggia di Zeman.
Ecco siamo retrocessi, è vero, ma non eravamo tristi. E tutti i calciatori, per volontà della proprietà di allora, andarono in B per tornare subito nella massima serie.
Commisso portaci allegria e, per favore, quanto meno compraci un comico che queste facce tristi non le sopportiamo più.