“The sound of silence” è forse la canzone più celebre del duo Simon and Garfunkel Fra i pezzi più belli nella storia della musica, il testo di “The sound of silence” è da considerarsi poesia per le sue immagini senza tempo e la sua capacità di evocare e suggerire attraverso l’uso di metafore e allegorie. A raccontarci “il suono del silenzio” è infatti un gioco di luci e ombre, ma anche una voce fuori campo – quasi biblica – che detta e profetizza il destino di un’umanità incapace di comunicare.
Ho scritto questa insolita introduzione per un pezzo che parla di Fiorentina, perché il testo della canzone mi fa pensare a quella incapacità di comunicare che sembra essere uno dei motivi di questa crisi che la nostra Viola sta attraversando. Totale mancanza di comunicazione tra i giocatori in campo, tra l’allenatore e i giocatore, incomunicabilità che evidentemente porta a prestazioni mediocri come quelle a cui ormai ci stiamo abituando .
Ma il silenzio inteso come mancanza di dialogo non è l’unico silenzio che mi inquieta come tifoso : anche il silenzio della proprietà in questo momento della storia viola paragonabile ad un black hole Sun, per rimanere in tema musicale(altro splendido pezzo musicale, questa volta dei SoundGarden).
Nessuno che ci spiega come mai i risultati negativi non si fermano alla prima squadra maschile, ma anche alla squadra femminile che da regina del campionato sta cadendo nel più cupo anonimato perdendo giocatrici per strada che preferiscono abbandonare il progetto, piuttosto che difendere i colori di Firenze. E la Primavera? Anch’essa ad un un punto dalla B, mai cosi in basso nella storia del Club.
Non può essere solo colpa dello Franchi che cade a pezzi, o dei giornalisti e delle televisioni locali che criticano, piuttosto che dei politici insensibili al magnate che investe.
Perché nessun parla? Perché nessuno fa autocritica e ammette di avere sbagliato: Everything is my fault/I’ll take all the blame” cantava Kurt Kobain nel brano All Apologies
Ogni rinascita parte necessariamente da un errore; commettere degli errori è praticamente naturale quando si ha il coraggio di affrontare delle sfide, l’importante è accettarli e capire che questi fanno parte del gioco. Non viviamoli quindi negativamente, ma come un passaggio attraverso il quale possiamo fare esperienza e andare avanti.
Ma se non si ammettano e si scarica la colpa dei propri insuccessi sugli altri non potremo mai migliorare. Per questo il silenzio della società mi preoccupa.
Come mi preoccupa e mi meraviglia allo stesso tempo il silenzio dei tifosi ; nessun parola nessun comunicato per stigmatizzare le prove mediocri della squadra, quando in passato è bastato molto meno per chiedere chiarimenti e squadra e società; l’unico comunicato del tifo organizzato è stato fatto, guarda caso, contro i giornalisti cattivi.
Concludo come ho iniziato e, mi auguro che presto si possa passare dal the sound of silence con il quale ho aperto questa riflessione, accezione negativa del silenzio, alla più positiva Enjoy the silence (Depeche Mode), ovvero a quei momenti in cui si è felici semplicemente per il fatto di stare con la persona amata, quei momenti di intenso valore sentimentale, dove il valore del linguaggio gestuale supera di gran lunga quello del linguaggio parlato.
Coraggio Fiorentina!!!!!!!!
Una risposta
Come darti torto? Hai descritto in modo perfetto la situazione attuale come metafore azzeccatissime