Italiano opta per una formazione d’attacco con Sottil, Beltran, Gonzalez e Belotti là davanti. Questa volta la formazione, forse complice il non eccelso livello degli avversari, tiene, e i viola hanno una buona tenuta di palla, con gli azzurri mai pericolosi dalle parti di Terracciano.
Il gol del vantaggio viola arriva al 26′ per vie centrali, con una verticalizzazione di Quarta sulla quale Mandragora sulla trequarti interviene passando la palla a Beltran, che, in area ma un po’ spostato a destra, riesce a mettere un diagonale raso terra velenoso alle spalle di Caprile.
Purtroppo la viola non costruisce nient’altro, e nel secondo tempo, complici anche le cinque sostituzioni (Kayode, Parisi, Arthur, Bonaventura e Ikone), perde quel filo del gioco che aveva saputo efficacemente tenere nella prima metà. E arriva, in contropiede, tanto per cambiare, l’azione che determina il rigore dell’Empoli: da Maleh (lo ricordate?) a Zurkowski (anche lui, lo ricordate?) a Cancellieri sulla destra, sul quale è rimasto il solo Faraoni che, superato, può solo contrastarlo in maniera fallosa. Niang calcia e segna il rigore.
La Fiorentina prova a riordinare le idee, ma sul mio taccuino non ci sono azioni degne di nota. Dallo stadio Castellani di Empoli è tutto.