Italiano torna al 4-2-3-1, e la Fiorentina torna a essere quella di Sassuolo. Manovra in difficoltà sin dalla difesa, con il centrocampo bianconero che sembra essere sempre in superiorità numerica. È al 9’ in contropiede che l’Udinese sblocca il risultato: la Fiorentina perde palla al limite dell’area dell’Udinese, che contre passaggi mette Lovric davanti al portiere viola, che nulla può fare sul suo diagonale raso terra. Terracciano ha poi però il merito di salvare la Viola dallo 0-2 in altre tre occasioni: su Lucca, su Pereyra e su Samardzic su punizione. Lato Fiorentina è il nulla. Si va al riposo.
Nell’intervallo, Italiano corre ai ripari, e mette Arthur al posto di Duncan. Entra Faraoni al posto di Kayode. La Fiorentina comincia a dare segni di vita: una discesa di Ikone sul fondo con cross raso terra, un tiro di Mandragora da fuori area ma centrale. Il gol del pareggio arriva al 55’ con un cross in diagonale ma preciso di Faraoni sul quale arriva di testa Beltran che segna. È stato l’ingresso di Arthur a dare più geometria, logica ed efficacia alla manovra viola, che riconquista un suo peso a centrocampo.
Purtroppo però è ancora l’Udinese a segnare, di nuovo su contropiede al 73’ con Thauvin che riprende un cross raso terra dal fondo destra. Italiano poco dopo tenta il tutto per tutto togliendo Brekalo e mettendo Nzola. È quest’ultimo che segna all’86’ su rigore concesso per un fallo di mano netto su di un tiro di Beltran.
Al 91’ c’è il palo di Bonaventura, lesto a sfruttare un rovesciamento di fronte. Peccato.