La Fiorentina farà tappa a Riga, giovedì 3 novembre, per incontrare i lettoni del Futbola Klubs RFS, acronimo di Rigas Futbola Skola, o più semplicemente RFS, match valido per la sesta giornata della fase a gironi di Conference League. È la terza e ultima trasferta del girone. Dopo Istanbul ed Edinburgo, ecco un posto da visitare completamente diverso.
Riga è la capitale della Lettonia, nonché la città più grande dei tre paesi baltici. Il centro, chiamato Città Vecchia, pedonalizzato, ha un’aria fra il germanico e lo scandinavo. Attorno a esso, la parte edificata nel XIX secolo è in stile liberty. Ancora più attorno, la parte edificata dal secondo dopoguerra in poi fatta da palazzoni comunisti. Sì, perché la Lettonia, dal 1940 al 1991, era parte dell’URSS. Se seguirete la trasferta della Fiorentina a Riga, fra aeroporto e stadio, passerete dalle periferie della città, e vedrete una città (post)sovietica qualsiasi con i condomini di otto piani fatti di lastre di cemento armato grigio. Ci sono pure i Russi, nel senso di russofoni, circa metà della popolazione della città, che sono i discendenti degli immigrati, principalmente dell’epoca sovietica.
Novembre è uno dei peggiori momenti per fare del turismo nei paesi baltici: fra temperature minime verso i quattro gradi, tramonto verso le quattro e mezza del pomeriggio e vento (ma giovedì non dovrebbe piovere), c’è solo da sperare in un successo della Fiorentina per rallegrarvi la serata. Poi, la cucina lettone non è granché, e per il dopo cena, benché Riga si sia fatta negli anni novanta e duemila quella fama, non crediate di trovare spogliarelli e quant’altro a go-go — quell’epoca è finita con la crescita economica degli ultimi lustri. E appunto, non troverete prezzi bassi, ma prezzi in Euro quasi come in Italia.