Leggo che Italiano starebbe valutando l’opportunità di cambiare modulo, passando dall’attuale 4-2-3-1 al 4-3-2-1, altrimenti detto “albero di Natale”. Vero o falso che sia, vediamo cosa cambierebbe, e quali sarebbero vantaggi e svantaggi per la squadra e per i giocatori viola.
Analizziamo innanzitutto il modo attuale: il 4-2-3-1 è una variazione del precedente 4-3-3. La differenza fra i due moduli è che Bonaventura oggi sta più avanti, lasciando soli gli altri due centrocampisti a coprire, supportati dalla difesa, che appunto è schierata “alta”. A ben vedere, è uno schema sbilanciato, quasi un 4-2-4: quando la squadra gira bene, è molto forte, ma quando gli avversari ci prendono le misure, ecco le sconfitte con Inter, Empoli, Lazio e Juventus. Di qui l’idea del cambio di modulo.
Il 4-3-2-1 sarebbe un po’ un ritorno alla Fiorentina del primo anno di Italiano, per intenderci quella con Vlahovic. Rispetto al modulo di oggi, verrebbe rinforzato il centrocampo, che tornerebbe a tre, con Bonaventura che diventerebbe una delle due mezze punte (l’altra sarebbe ovviamente Gonzalez). Dunque, maggiore copertura e spinta, e un attaccante in meno.
Chi sarebbe il terzo centrocampista?
Oggi, la rosa della Fiorentina è un po’ scarna sulla mediana. Se i primi due centrocampisti sono Arthur e Duncan, il primo candidato ad affiancarli è Mandragora. Problema: sia lui che Duncan sono mancini. Chi dei due andrebbe a fare il mezzo destro? Allora mettiamo Lopez, che è destro. Problema: lui è un regista, non un cursore. Dovrebbe adattarsi a farlo. Barak? È più un centrocampista offensivo, anche se si adatterebbe a giocare indietro. E poi però anche lui è un mancino. Infantino? Idem come Barak; anzi, lui è ancora più offensivo. E pure lui è mancino. A proposito: la finiamo di comprare tutti i centrocampisti mancini? Pure Baldanzi lo è…
Però, a ben vedere, la Fiorentina avrebbe due giocatori adatti a fare il centrocampista a tre di destra. Il primo è Castrovilli, che è destro e che è un po’ più difensivo di Barak e Infantino. L’ex numero 10 viola sarebbe molto buono nel ruolo. Il secondo è Dodo, che è destro, ha piedi buoni, corsa e senso tattico: come Leo Junior, potrebbe trasformarsi da terzino a centrocampista. Problema: sono entrambi gravemente infortunati. Quindi, per ora niente.
Poi ci sarebbe X, nel senso di un acquisto al mercato di gennaio. Solo che bisognerebbe che la Fiorentina, chiunque sia, lo avesse già individuato, che segretamente ne tratti acquisto e ingaggio già a dicembre, e che lo prenda a inizio gennaio, affinché sia pronto a febbraio. Dopo, sarebbe troppo tardi.
Come cambierebbe l’attacco
Se terzini e cursori di centrocampo assicurerebbero la spinta sulle fasce, le due ali di attacco verrebbero un po’ accentrate e trasformate in mezze punte. Le prime scelte sarebbero ovviamente Bonaventura e Gonzalez. Ne farebbero le spese Ikone e Brekalo, ma allo stesso tempo i due avrebbero la possibilità, alternandosi ai titolari, di giocare in una posizione più centrale, per loro più consona. E poi, potrebbe migliorare l’efficacia del centravanti, soprattutto se fosse Beltran. Dunque, l’attacco in generale ne potrebbe beneficiare.
Viceversa, ci sarebbero due perdenti: Sottil e Kouame, che non avrebbero più un posto da ala. Per loro, ci sarebbe posto solo come subentrati, qualora Italiano volesse cambiare modulo in corsa al fine di raddrizzare una partita. Poi, altri due giocatori faticherebbero a trovare spazi: i già citati Barak e Infantino. Anche loro, a meno di non adattarsi a fare i centrocampisti di fatica, sarebbero in corsa per i due posti di mezze punte. Sei giocatori per due posti (oltre a Sottil e Kouame).
Se la Fiorentina passerà all’albero di Natale, occorrerà sfoltire la rosa in attacco.