Si riparte. La Fiorentina, dopo il secondo ritiro della stagione, si ritrova a giocare tre partite consecutive in casa, apparentemente abbordabili ma certamente determinanti per il prosieguo del campionato (e per il morale).
Monza, Sassuolo e Samp in coppa rappresentano senza dubbio un inizio di seconda parte di campionato (o, meglio, la potremo chiamare “torneo di clausura”) sulla carta abbordabile ma non v’è dubbio che un eventuale passo falso da parte della Fiorentina in queste prime partite rappresenterebbe un brutto colpo per le aspirazioni e il morale viola.
Inoltre, a giudicare dai convocati per la sfida con il Monza, la Fiorentina si presenterà alla prima partita con un centrocampo del tutto dimezzato per non dire inventato: Maleh ceduto, Amrabat appena tornato da un grande Mondiale e fisicamente non al 100%, Castrovilli al rientro in una partita ufficiale e certamente non al massimo; infine Mandragora infortunato e non convocato.
A centrocampo se la giocheranno Duncan, Bianco e Amatucci (3 per 2 posti) a meno di sorprese di formazione da parte di mister Italiano. E senza ancora un acquisto, neanche ideale (ad oggi vi è solo la certezza della cessione di Maleh al Lecce e di quella, probabile, di Zurkowsky).
Poi, se dobbiamo guardare ai nomi che si fanno per gli acquisti viola, questi certo non fanno scaldare i cuori dei tifosi: Sabiri della Samp, Cistana del Brescia, Dominguez del Bologna e Tameze dell’Hellas Verona. Buoni giocatori ma niente di trascendentale per fare un salto di qualità. L’unico, forse, è Sabiri, reduce da un buon Mondiale con il Marocco. Tutti comunque giocatori da rosa, non certo nomi da prima pagina o da sicuri titolari. Ma oramai ci siamo abituati.
Comunque il mercato invernale è appena cominciato e, certamente, dagli acquisti che saranno fatti (e dalle cessioni) potremo capire le reali intenzioni della società per questa seconda parte di campionato; peraltro in un momento in cui poche squadre possono fare mercato vero. In attesa di notizie dal calciomercato sarebbe importante ricominciare con il piede giusto ovvero con una vittoria convincente; ma anche solo con una vittoria. Si sa, le vittorie aiutano ad aumentare fiducia e autostima e, quindi, aiutano a vincere.