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Domenica nebbiosa
Nella nebbia gelida di Bologna, la Fiorentina perde dopo otto vittoria consecutive. È una domenica fredda che comincia con la notizia triste della morte della mamma di Raffaele Palladino e prosegue in campo con un secondo tempo difficile, in cui i felsinei sovrastano, soprattutto fisicamente, i viola.
Il primo tempo, peraltro, è incoraggiante, con la Fiorentina dei titolarissimi che ha occasioni chiare per fare male e sbloccare il risultato. Nel secondo tempo, l’inserimento di Ferguson per il Bologna e il calo fisico a centrocampo dei gigliati, cambia il senso della partita.
Manca da morire Bove che dava corsa in mezzo al campo e poteva ricoprire più ruoli. La Viola appare un tantino corta numericamente e certe rotazioni al Bologna riescono meglio. Forse c’è anche un po’ di stanchezza fisica, ma non è proprio il caso di fare drammi.
Occorre risolvere in Portogallo la pratica Conference e vincere contro l’Udinese l’antivigilia di Natale. Piccola ultima riflessione sull’esultanza smodata di Italiano. Fuori luogo, mancando di rispetto a una città che lo ha accolto anni fa, quasi da sconosciuto
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