Le finali di Coppa Italia e di Conference League vedranno la Fiorentina di fronte a due avversari che sulla carta sono più forti di lei. Benché speriamo di vincerle entrambe o almeno una, qualora i viola le perdessero, la qualificazione nelle coppe europee dipenderebbe dal piazzamento in campionato.
Come già scritto (link: Quelli che bisogna mollare in campionato), la Fiorentina può e deve lottare per l’ottavo posto, piazzamento che, dando per scontata la squalifica della Juventus, le darebbe di nuovo l’accesso alla Conference League.
Mancano tre partite; dopo il successo dei viola con l’Udinese, questa è la classifica attuale per entrare in zona UEFA:
Fiorentina, Monza e Torino 49
Bologna 47
Udinese 46
Sassuolo 44
Sassuolo, Udinese e Torino devono giocare due partite in casa e una in trasferta, mentre Fiorentina, Monza e Bologna una in casa, e due in trasferta. In caso di parità, conta la classifica avulsa, il che non favorisce la Fiorentina, che col Monza ha pareggiato e perso, e col Torino ha perso all’andata. Mentre col Bologna ha perso entrambe le partite.
Per il Sassuolo è ormai praticamente impossibile rimontare cinque punti e cinque posizioni.
L’Udinese ha tre punti di distacco: probabilmente troppi, anche se il calendario la mette contro tre squadre senza più grandi motivazioni: la Lazio in casa che è ormai certa della qualificazione in Champions League, la Salernitana che potrebbe essere già matematicamente salva, e la Juventus che in quel momento potrebbe già essere stata sanzionata. Dopo l’inizio folgorante in campionato (sei vittorie di seguito dalla terza giornata) i friulani hanno rallentato (solo 22 punti da quando il campionato è ricominciato a gennaio), ed è difficile immaginare che accelerino proprio ora.
Il Bologna si gioca tutto sabato contro una Cremonese con l’acqua alla gola: se perde, addio zona UEFA; se pareggia, resta in corsa; se vince, può ambire all’ottavo posto. Ma non sarà facile per i rossoblu.
Il Monza, da quando il campionato è ricominciato a gennaio, ha collezionato 33 punti, il Torino 28, e la Fiorentina 30. Il Monza è in serie positiva da ben sette partite. Deve giocare in trasferta contro due squadre che non hanno più obiettivi da raggiungere (Sassuolo e Atalanta) e in casa con un Lecce che non si è ancora tirato fuori della zona retrocessione. Francamente, è difficile pronosticare cosa potranno fare i brianzoli: tutto è possibile per una squadra che è passata dall’ultimo posto alla possibile qualificazione in Conference League.
Domenica c’è Torino-Fiorentina. Se il Torino dovesse perdere, difficilmente potrà poi recuperare a La Spezia e poi con l’Inter in casa. I due impegni successivi della Fiorentina sono invece entrambi contro due squadre senza più motivazioni in campionato: la Roma, fra testa all’Europa League e infortunati, è in caduta libera in campionato, dove ha perso il treno della Champions League; del Sassuolo ho scritto sopra.
I viola si presenteranno a Torino stanchi dopo i 120 minuti di gioco sempre all’attacco a Basilea. Italiano presumibilmente farà il turnover, ma anche i granata avranno varie assenze pesanti. L’importante è non perdere. Se dovesse accadere, ci sarebbero i margini per recuperare, ma la classifica avulsa – temo – condannerebbe i viola. In caso di pareggio, la Fiorentina sarebbe poi obbligata a vincere le partite seguenti, sperando che le avversarie non facciano altrettanto.