Il Commento
Partita dai due volti quella contro l’Empoli. La Fiorentina parte forte, costruisce due gol molto belli con Adli e Mandragora e sembra avviata a una serata tranquilla. Ma ancora una volta, alla distanza, riemergono i soliti difetti: gestione del vantaggio timida, baricentro che si abbassa, errori tecnici in uscita. Dopo il gol di Fazzini, la squadra si spegne e si affida a De Gea per portare a casa il risultato.
Soffriamo troppo, sempre. Nonostante un primo tempo finalmente brillante, ogni occasione avversaria diventa un brivido, ogni cross una minaccia. Palladino deve lavorare sulla testa e sull’equilibrio, perché fra una settimana c’è Roma-Fiorentina e la Roma che oggi ha espugnato San Siro contro l’Inter non ti perdona niente. Se affrontiamo Pellegrini e compagni con questi cali di tensione, rischiamo grosso. O si cresce in personalità, o l’Europa resterà un’illusione.
Le Pagelle
De Gea 7 – Decisivo. Tiene a galla la squadra con due parate pesanti su Kovalenko nei minuti finali. Sempre concentrato, finalmente dà sicurezza.
Pongračić 5,5 – Confusionario. Già al 4’ sbaglia su Pezzella, poi rischia anche su un cross deviato. Poco preciso, sempre in affanno contro avversari dinamici. Ha le qualità per dare di più. Spesso si piace troppo.
Pablo Marí 6 – Ordinato. L’opposto di Pongracic. Non spettacolare, ma pulito negli interventi. È lui a tenere un minimo di ordine in difesa quando l’Empoli spinge.
Ranieri 6 – Combattivo. Salva su un cross velenoso all’inizio, poi si fa ammonire e salterà la Roma. Lotta tanto, ma anche lui cala nella ripresa.
Folorunsho 6 – Volenteroso. Parte bene, offre fisicità a destra, poi cala fisicamente. Va vicino al gol su un’azione insistita, ma è impreciso nelle scelte.
Mandragora 7 – Ispirato. Segna un gol straordinario in rovesciata e prova a prendersi responsabilità anche nella sofferenza. Cuore e qualità. Un anno da incorniciare.
Cataldi 6 – Prezioso. Corre, rincorre e mette ordine. Esce un po’ alla distanza, ma si batte su ogni pallone. Molto utile nella gestione finale.
Gudmundsson 6,5 – Imprendibile. Imbucata geniale per Adli, duetta bene sulla trequarti. Cala alla distanza, ma è tra i pochi che riescono sempre a creare pericoli. Viene tenuto in campo fino all’85 perchè comunque sembra sempre avere i colpi necessari per riaccendere il match.
Gosens 6 – Generoso. Si fa male all’anca nel primo tempo, stringe i denti e resta in campo. Serve tanta corsa, ma si vede che non è al meglio. Comunque un leader.
Adli 7 – Brillante. Gol da attaccante vero, assist per Mandragora: migliore in campo nel primo tempo. Sta diventando l’uomo in più. Cala nella ripresa perdendo qualche pallone di troppo e viene sostituito.
Beltrán 6 – Sacrificato. Tanto lavoro sporco, pochi palloni giocabili. Si guadagna qualche fallo importante, ma in fase offensiva incide poco.
Subentrati
Richardson 6 – Tattico. Mette ordine quando l’Empoli attacca a testa bassa. Nessuna giocata appariscente, ma utile nel contenimento. Sta facendo un buon fine campionato da subentrante. Da valutare attentamente perché di qualità ne ha.
Parisi 6 – Diligente. Entra per coprire a sinistra e lo fa senza sbavature. Bravo a non farsi superare quando l’Empoli spinge sulle fasce.
Fagioli 5,5 – Sottotono. Doveva dare qualità nel palleggio, ma perde diversi palloni sanguinosi. Non entra mai davvero in partita. Momento no. Ma sappiamo quanto vale.
Zaniolo 6 – Caparbio. Sfonda a sinistra su un’azione importante e serve Gosens (che poi tira sull’esterno della rete). Una delle poche cose buone dell’assalto finale. Entra in un momento difficile ma tiene botta.
Comuzzo 6 – Attento. Dentro negli ultimi minuti per aiutare a blindare il risultato.
Allenatore: Palladino 6 – Prevedibile. Costruisce bene il primo tempo, ma non riesce ancora a dare alla squadra quella malizia che serve per gestire i momenti di sofferenza. Roma-Fiorentina sarà un test molto più severo