Il lunch match dell’8 dicembre vede in tribuna tanti tifosi viola con il vestito da montagna, piumino e berretto di lana. C’è il sole, che va e viene, ma è “ghiaccino”. Palladino stupisce perché in campo vanno Kouame e Ikoné, invece dei soliti Colpani e Kean, cosa che non fa inserendo Sottil sulla sinistra. A centrocampo rientra Adli, con un vistoso bendaggio per un problemino alla rotula sinistra. C’è vento e per il primo tempo, almeno la Fiorentina ce l’ha alle spalle: subito Adli lo sfrutta con un tiro da corner maligno che costringe Sherri ad una purata difficile.
La Fiorentina prende il comando delle operazioni e prima con Dodo e poi con Sottil mette i brividi ai rossoblu, che rispondono con un’azione di Piccoli, che sarebbe stata resa vana per un evidente fuorigioco che sarrebbe stato visto al Var. Al 24′ Adli tenta la giocata, il pallone finisce dalle partio di Beltran che lo protegge e lo appoggia intelligentemente fuori area per Cataldi, che con il piattone destro la piazza nell’angolino dove Sherri non può arrivare, “te l’avevo detto” dice alla telecamere omaggiando Bove con questo gran goal e Fiorentina in vantaggio!
l Cagliari mantiene un atteggiamento prudente per rimanere il piu possibile in partita e rischia solo in un contropiede di Sottil contrato da Mina, sul corner successivo ancora un pallone maligno di Adli costringe Sherri alla parata. Prima della fine del primo tempo vano sul tabellino due ammonizioni, una per Comuzzo (che io direi eccessiva) e l’altra per Mina. I giocatori vanno negli spogliatoi e noi, vista l’ora, ci facciamo uno spuntino.
Si parte per il secondo tempo con Gaetano al posto di Viola nel Cagliari e subito Ikoné cerca da fare l’attaccante invece del disciplinato esterno, di oggi, si fa vedere anche perchè non va solo sul sinistro, la difesa rossoblu c’è e respinge in entrambi i casi. Subito si capisce come andrà la partita, il Cagliari punta a sfruttare le palle inattive come al 54′ con Mina, la Viola cerca il raddoppio con ripartenze in verticale.
Cominciano i cambi, entrano Colpani e Kean, ovviamente per Kouame e Ikoné che ringrazia i tifosi del parterre che lo incitano per la sua voglia dimostrata oggi, mentre Nicola manda in campo Luvumbo, che subito si presenta facendo ammonire Dodo al 58′. Al 67′ escono Sottil e Adli, entrano Richardson e Gudmundsson la Viola soffre e al 72′ arriva una vera palla-gol per il Cagliari, bel cross di Augello per la testa di Gaetano che impatta bene ma mette a lato. Al posto di Marin al 74′ entra Adopo, che non lascera traccia nel match.
Luvumbo al 75′ fa ammonire anche Gosens e i suoi strappi sulla sinistra ci danno fastidio, tanto che all’83’ Nicola inserisce Pavoletti con l’idea di sfruttare le palle alte. Non ha però fatto i conti con Pietro Comuzzo che in questo fine match è monumentale, il palloni alti sono tutti suoi, al 83′ esce uno sfinito Beltran per Parisi che subito va alla guerra con Luvumbo e addirittura lo fa ammonire. All’89 arriva addirittura la palla per l 2-0, Dodo caparbiamente entra in area e mette dentro un gran pallone, nel grappolo stacca Gosens che non trova lo specchio della porta, non è da lui
C’è spazio per un paio di cross dei rossoblu arpionati da De Gea, arrivano 5 minuti di recupero ma al Franchi non si gioca più. La Viola non subisce gol nei minuti finali, in campionato sono otto le vittorie di fila, record assoluto per la Fiorentina. Si vola a 31 punti con una partita ancora da giocare e, come hanno detto Cataldi e Gosens a Dazn, non siamo lì per caso, siamo una squadra forte.
Commento finale? Direi che è superfluo, la realtà è infinitamente bella.
2 risposte
Disamina precisa ed esaustiva….. commento lucido che ti fa vivere la partita fra le righe di un editoriale da penna di altissimo livello. Complimenti
È bello da vedere, dopo tanti anni la Fiore rivive una primavera secolare e i viola tornano ad esultare e a ritrovare la voglia di mettersi una sciarpa e un berretto come dice Gigi e a godere in campo insieme a questa squadra che si se la crede resisterà sino alla fine del campionato in alto alla classifica e allora farà storia come quella che ricordano quelli che portano più di quarant’anni e così sarà più di una sequenza storica, ora sono i viola che devono spingere i ragazzi in campo, specialmente quando caleranno le forze in campo.