il Commento
Un’altra occasione sprecata. Contro un Parma volenteroso ma modesto, la Fiorentina non va oltre lo 0-0 e butta via due punti pesanti nella corsa all’Europa. Tanta intensità, buon possesso palla, ma pochissima incisività negli ultimi venti metri.
Ancora una volta, contro una squadra di bassa classifica, la Fiorentina si inceppa. Palladino sembra non trovare le contromisure quando c’è da fare la partita, e questa è una costante preoccupante. La squadra spinge, ci prova, ma non trova mai il guizzo giusto. La sensazione è che manchi qualcosa nella testa, più che nei piedi.
Serve una scossa. E serve subito.
Le Pagelle
David De Gea – 7 (Provvidenziale). Due interventi che tengono la porta inviolata, soprattutto su Bernabé a inizio gara. È sempre lui il riferimento: dà sicurezza anche nei momenti più caldi.
Dodò – 6.5 (Instancabile). Spinge dall’inizio alla fine, creando superiorità sulla destra. Va vicino al gol, ma Valeri gli dice di no. Sempre una spina nel fianco.
Marin Pongračić – 6 (Preciso). Tiene bene la posizione, pulito negli anticipi e nei contrasti. Zero fronzoli, tanto mestiere.
Pablo Marí – 6.5 (Leader). Guida la linea con personalità, vince tutti i duelli aerei e legge bene le traiettorie. Un punto fermo là dietro.
Luca Ranieri – 6 (Concentrato). Non si concede proiezioni offensive, ma lavora bene in marcatura. Partita diligente e ordinata.
Fabiano Parisi – 6 (Prudente). Si limita al compitino sulla sinistra. Fa il suo in fase difensiva, ma manca un po’ di coraggio palla al piede.
Danilo Cataldi – 6.5 (Equilibrato). Gestisce la manovra con ordine e prova anche qualche imbucata. Niente di clamoroso, ma è tra i più lucidi nel palleggio.
Nicolò Fagioli – 6 (Ordinato). Non la sua gara più brillante, ma gioca sempre a testa alta, cercando di cucire il gioco tra le linee. Si prende anche qualche rischio.
Rolando Mandragora – 6 (Tenace). Due punizioni insidiose, un buon pressing e tanta corsa. Manca un po’ di qualità nell’ultimo passaggio, ma resta uno dei più attivi.
Albert Gudmundsson – 5.5 (Incostante). Qualche fiammata interessante, ma si accende a intermittenza. Spreca un’ottima occasione da posizione favorevole nella ripresa.
Moise Kean – 5.5 (Generoso). Si muove tanto, crea spazio, duella con i centrali. Ma sotto porta è impreciso, e quando conta davvero non la mette dentro. Peccato.
SUBENTRATI
Lucas Beltrán – 5.5 (Innocuo). Entra per dare brillantezza, ma si fa notare poco. Si muove molto, ma senza mai trovare la zampata decisiva.
Michael Richardson – 6.5 (Vivace). Va subito in rete (poi annullata), e si inserisce bene. È uno dei pochi che porta qualcosa di nuovo nel finale.
Yacine Adli – 6 (Pulito). Entra con buone idee, fa girare la palla e si mette a disposizione. Non cambia il match, ma l’atteggiamento è giusto.
Michael Folorunsho – 6 (Fisico). Porta impatto e qualche mischia pericolosa. Avrebbe meritato qualche pallone in più per cercare il colpo risolutivo. Anche se gioca non nel suo ruolo.
Pietro Comuzzo – s.v.. Pochi minuti, senza azioni rilevanti.
Raffaele Palladino – 5.5 (Bloccato). Ancora una volta si arena contro una piccola. La squadra tiene il campo, ha più possesso, ma fatica tremendamente a creare pericoli veri. Il copione si ripete troppo spesso: quando c’è da costruire contro squadre chiuse, mancano idee, ritmo e coraggio. Serve una svolta anche in panchina, altrimenti rischia di vanificare quanto di buono fatto fin qui.