Temperatura alta al Tardini, in tutti i sensi, con tutto esaurito allo stadio. Sulle note di Giuseppe Verdi entrano in campo per la Viola Terracciano in porta, Comuzzo nella linea difensiva e Kouame nel trio d’attacco. Il modulo di mister Palladino è il 3-4-2-1 con a centrocampo Mandragora e Amrabat, mentre in attacco il debutto in viola del “colored” piemontese Kean. Il resto tutto come previsto.
Subito il Parma aggressivo in pressing alto impegna Terracciano due volte nel giro di un minuto, sulla seconda palla forse c’è fuorigioco ma Mihaila mette alto dopo un’altra parata di Pietro. Al 6′ Mandragora risponde con un sinistro insidioso che mette alla prova il debuttante Suzuki, portiere del Parma. La squadra di Pecchia disturba molto la costruzione dal basso viola, attaccando soprattutto Martinez Quarta. Il terreno di gioco in non perfette condizioni non agevola i viola che vogliono ragionare, così i padroni di casa rubano palla per poi ripartire, come al 12′ con Man lanciato sulla trequarti, Terracciano blocca al limite dell’area.
Purtroppo i nostri difensori soffrono la pressione degli alabardati e Chino Quarta fa un numero su Bonny evitando un’occasione da gol; sulla ripartenza, prima Suzuki toglie la palla dai piedi di Kean, poi col piedone salva sulla ribattuta (un po’ debole) di Colpani. Al 23′ il pressing dei gialloblu permette a Bonny, che lotta con Quarta e gli strappa un pallone sanguinoso, di tagliare per Man che, completamente solo, mette a giro sulla destra di Terracciano. Parma in vantaggio.
Si va al cooling break, ma la Fiorentina è in bambola e al 27′ il Parma ha una doppia occasione: prima la traversa e poi Pietro tengono in partita la Viola. Gli uomini di Pecchia vanno al doppio della Fiorentina che cerca, al momento, solo di limitare i danni. Al 34′, dopo l’ennesimo pallone rubato, Man è solo contro Pongracic, che limita con una punzione fuori area e un giallo. A seguire, viene ammonito anche Estevez per un fallo tattico su Colpani. Si va al gioco 1 contro 1, la Viola è nettamente in difficoltà fisica rispetto agli avversari e aspetta. Al 42′ finalmente una palla rubata: Chino mette di testa in area, parapiglia e sfera sul sinistro di Kean, ancora Suzuki in angolo. Corner battuto da Biraghi, il portiere del Parma salva nuovamente, questa volta su Colpani. Siamo al 43′, la Viola tenta il forcing. Dopo 2′ di recupero, Ayroldi manda le squadre al fresco degli spogliatoi. È 1-0 per il Parma, poteva essere peggio, la partita è aperta, ce la farà il Parma a reggere i ritmi del 1° tempo? Vedremo.
Si riparte con il Tardini completamente all’ombra, non ci sono cambi al rientro dagli spogliatoi. Al 48′ è la Fiorentina che tenta una sortita ma Ballogh spende il giallo. C’è una squadra con i meccanismi collaudati, il Parma, che mette in crisi la Fiorentina che non ha ancora quei meccanismi oliati e gioca di individualità. Al 56′ Mihaila spreca una ghiotta occasione e al 59′ cominciano i cambi: Ikoné per Colpani e Parisi per Quarta, Biraghi scala come pronosticato in settimana, Comuzzo va sulla sua zona, la destra. Cambi anche per il Parma: Almqvist per Man, stanchissimo come Mihaila, per lui entra Camara e, meno male, esce Bonny, dentro Kainaut. Le azioni non sono ragionate, arriva la stanchezza e dopo un azione casuale, al 67′ Mandragora impegna Suzuki con un tiro da fuori. Al 70′ prima del cooling break Dodo’ tenta l’eurogol dopo una respinta da corner, con palla che esce di poco a lato.
Si riparte al 71′ con Bianco al posto di Mandragora e Kayode al posto di Comuzzo, quindi Palladino prova a spingere sulle fasce laterali. Al 74′ Suzuki la combina bella uscendo con le mani dall’area di rigore, provocando così una punizione dal limite, giusta giusta per il sinistro del nostro Cristiano il quale pennella un tiro a giro che si insacca nella porta sotto la curva parmigiana. Gol di Biraghi quando siamo al 75′ e uno a uno. Il Parma è in apnea e Palladino ci prova inserendo Sottil per Kouame; Pecchia risponde con la fisicità di Cyprien alla tecnica di Bernabé. Ora è la Viola a rubare palla all’81’, Kayode tenta l’impossibile presentandosi davanti a Suzuki.
Al minuto 83′ ricambia la partita: una palla senza storia su Cancellieri vede Pongracic, forse stanco, intervenire scomposto, doppio giallo, Fiorentina in 10 e senza centrali. Amrabat si mette al centro della difesa. Saltano gli schemi e Kean lotta, costringendo Circati al giallo, siamo all’86’ in 10 contro 11 e un minuto dopo Cyprien, solo davanti a Terracciano, mette clamorosamente fuori. Cinque minuti di recupero e al 94′ Dodo si lancia in un’azione personale, ma sbaglia l’ultimo controllo e consente la presa bassa di Suzuki. Il brasiliano è forse il migliore dei viola. Il Parma tenta l’ultima azione ma non ci riesce.
Terracciano, con le parate di oggi, avvisa De Gea: il posto da titolare non è sicuro. Alla Fiorentina mancano ancora, ovviamente, certi meccanismi che arriveranno partita dopo partita. Il carattere è quello di anno scorso, oggi però un grosso applauso va a Capitan Biraghi che, seppur troppo ingiustamente criticato, ha ribadito che pochi come lui in Italia sanno battere le punizioni di sinistro. Braccetto o non braccetto, lui c’è. Avrei preferito tre punti, ma intanto pensiamo a giovedì sera. C’è da conquistare la Conference League, chi segna segna, il gioco arriverà nelle prossime partite.