Serie A
Fiorentina-Milan
 2-1

Una vittoria meritata con 2 colpi da campione e un portiere imbattibile

Tempo di lettura: 5 minuti circa

È l’ultima partita di questa giornata, arriva il Milan insieme a qualche goccia di pioggia sul Franchi. La novità che salta agli occhi al momento della lettura delle formazioni è la presenza di Adli. Palladino consegna alla Lega una formazione 4-2-3-1, ma la Viola sembra in partenza avere un’atteggiamento più dinamico. L’unica cosa certa è la difesa a quattro con Comuzzo ormai titolare, Ranieri capitano per merito di anzianità, Dodo e Gosens i terzini.

Il Milan parte ormai sfruttando la grande compattezza di squadra, molto corta che si muove molto bene. Al minuto 8, però, Dodo commette un errore: sottovaluta un pallone in difesa che gli viene tolto da Leao e per fermarlo è costretto a un fallo che gli costa subito un cartellino giallo. intorno al 10′ Adli ci fa vedere la qualità del suo piede, pennella al limite per Kean, che si guadagna la punizione. Batte Colpani ma la palla velenosa viene messa fuori, addirittura da Morata. Nel frattempo la Viola in fase di non possesso è praticamente col 4-4-2, ben compatta, e costringe il Milan ad allargarsi ma Emerson Royal al 14′ mette dentro un pallone insidioso per Morata, che di testa mette a lato.

Al 18′ dopo un cross di Colpani, Theo Hernandez respinge, ma attenzione, il gioco si ferma perché il giocatore del Milan non colpisce il pallone ma Dodo, il Var chiama Pairetto al monitor e la sentenza è semplice, calcio di rigore. Kean prende il pallone e Gudmundsson lo protegge dalle discussioni che durano due minuti e forse condizionano Moise, che purtroppo sbaglia, Maignan blocca. Siamo al 21′ e ancora è 0-0. La Fiorentina in fase difensiva si affida all’intelligenza di Cataldi e Adli che costringono i milanisti a giocate individuali come quando Leao al 32′ impegna De Gea che alza in angolo. Il momento che vale il prezzo del biglietto arriva al 34′: Adli riceve palla dopo un fallo laterale battuto da Gosens, entra in area, si libera di Pulisic e piazza un rasoterra imprendibile per Maignan, spettacolare goal! Finalmente è 1-0.

La viola è sempre piu compatta, un recupero palla lancia Dodo che cerca Kean, il portiere rossonero lo anticipa ma la palla è sul piede di Colpani che tira ma alza troppo il pallone, contrato da Gabbia. Morata al 43′ si fa ammonire per un’entrata troppo aggressiva su Comuzzo. Ma al 45′ una bella azione porta Reijnders, forse il migliore dei suoi, al limite dell’area, Ranieri si appoggia, secondo Pairetto in modo irregolare, quindi rigore per il Milan. Sul dischetto va lo specialista Theo Hernandez, ma in porta c’è David De Gea che lo para, distendendosi in bello stile sulla sua sinistra. Siamo ancora 1-0 e dopo un paio di minuti di recupero, la Fiorentina va al riposo in vantaggio sul Milan.

Si rientra dagli spogliatoi senza cambi, il Milan parte nettamente motivato, anche se la Viola è subito pericolosa con un contropiede di Kean, però in netto fuorigioco. Il Milan preme e batte un numero di corner nettamente superiori a quelli della Fiorentina, su uno di questi (al 54′) Kean colpisce in pieno Gabbia tentando un rinvio, Pairetto è impassibile, è di nuovo rigore! Sul dischetto questa volta va Abraham ma in porta c’è De Gea che para ancora, questa volta sulla sua destra, siamo al 56′ ancora Viola in vantaggio. Il Milan macina gioco, la Fiorentina tampona con grinta e fisicità ma al 60′ arriva la grande giocata di Theo Hernandez: cross veloce e imprendibile per la difesa, sul secondo palo arriva Pulisic che con un tocco felpato indirizza la palla nell’angolino alla sinistra del portiere viola. È la rete del pareggio, ora c’è un’altra partita.

De Gea, oltre che fra i pali, dispensa palle allettanti per gli attaccanti. Al 64′ una di queste arriva a Gosens che di prima mette dentro per Kean che tira in volo e al volo, la palla va fuori, mica di tanto. La Viola c’è, anche se Ranieri qualche minuto dopo è costretto a un difficilissimo salvataggio su Abraham. Entra Richardson per Cataldi, Palladino chiama i ragazzi a rispondere colpo su colpo agli affondi del Milan. Al minuto 73′ Reijnders si merita l’ammonizione perché si mette a discutere con la Maratona dopo aver fatto fallo su Colpani. Sulla successiva punizione De Gea sventaglia sulla tre-quarti rossonera, Tomori buca l’intervento e Kean appoggia su un Gudmundsson che arriva a tutta forza, controllo e tiro con la velocità del miglior Pepito Rossi e Maignan non può nulla sul rasoterra forte e preciso dell’uomo glaciale, goal e Fiorentina di nuovo in vantaggio, 2-1, siamo al 74′.

Poco dopo Albert esce per Kouame e Adli per Biraghi che va a rinforzare la fascia sinistra. Nel mentre ci si avvia alla fine c’è spazio per l’espulsione di Palladino, reo di una protesta troppo forte soprattutto verso il quarto uomo. I “vecchi” in campo nel frattempo chiamano i compagni a usare la testa per portare il risultato a casa e solo su una mischia in area, Chukwueze costringe a una difficile parata De Gea, che oggi è imbattibile. Nei 5 minuti di recupero uno stremato Colpani esce e Kayode entra per evitare problemi, al 94′ Kean si prende un pallone sulla tre-quarti e dal limite spara un missile verso la porta rossonera che purtroppo si infrange sulla traversa, fosse entrato in rete meritava sicuramente l’immaginario “Premio Batistuta”. Lui e Kayode nell’ultimo minuto tengono il pallone lontano dalla nostra area, il Milan esce solo ad abbozzare un attacco finale. Pairetto fischia tre volte ed il tabellone dice Fiorentina 2 – Milan 1.

Franchi in delirio e tutti i giocatori che festeggiano una vittoria di gruppo e di carattere, il gioco ancora non è al 100% ma ora gli avversari con la Fiorentina non possono più scherzare, è una squadra tosta. Oggi salta agli occhi la prestazione della difesa, colpita solo da una grandissima giocata, composta da due giocatori cresciuti nelle giovanili viola, di cui il più giovane è classe 2005, non ancora under 21. “Peter” Comuzzo da Pordenone non è la sola cosa per cui esultare. Kean con la sua grinta e fisicità per 90 minuti e oltre ti regala emozioni, Adli sempre discusso in maglia rossonera, oggi a ogni giocata deliziava gli spettatori del Franchi e Bove è quel lottatore su ogni palla a centrocampo che mancava dopo l’addio di Amrabat. Colpani e Richardson arriveranno con calma a livello dei compagni perché il gruppo, nato neanche un mese fa, sembra sulla strada giusta.

Ora si va alla sosta belli sereni e contenti, parecchi rimarranno al Viola Park a lavorare per il prossimo rush di partite in questo mese che vedranno sia il campionato che la Conference, perché a guardare bene la Fiorentina ha perso una sola partita, senza Gudmundsson in campo (guarda caso). Tutti si riempono la bocca col collettivo e la tattica, ma le partite equilibrate le decidono i fuoriclasse e quest’anno noi qualcuno ce l’abbiamo. Appuntamento quindi a domenica 20 ottobre al classico orario delle 15, a Lecce, partita difficile ma questo gruppo ha le armi per vincerla.

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