Il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio perché, dopo un primo tempo in cui la Fiorentina ha giocato facendo la solita partita convincente e propositiva (anche se con minor velocità nel fraseggio), nel secondo tempo la Viola ha arretrato moltissimo il proprio raggio d’azione, subendo quasi totalmente le azioni dell’Udinese.
Nella formazione iniziale Italiano ripropone Martínez Quarta e preferisce Saponara a Sottil. La Fiorentina, pur non incantando, è padrona del gioco con la consueta superiorità sugli esterni e un discreto giro palla con Saponara e le sovrapposizioni di Odriozola che impensieriscono la difesa bianconera. Il gol viola è su rigore per un contrasto falloso in area su Bonaventura che implacabilmente Vlahoivic trasforma. I cambi nel secondo tempo dell’allenatore dell’Udinese scombinano i piani tattici e la Fiorentina arretra senza avere la forza di riproporsi in contropiede. E meno male che almeno a centrocampo e in difesa la rosa viola quest’anno dispone di buoni cambi. Gli innesti di Ambarabat(soprattutto) ma anche Maleh e Igor restituiscono un po’ di vigoria fisica e permettono alla Fiorentina di vincere la quarta partita da inizio campionato.
C’e gruppo, tenacia, voglia di raggiungere il risultato, un pizzico di fortuna: ingredienti necessari per continuare a svolgere questo campionato da protagonisti e non da comprimari. Domenica al Franchi arriverà la capolista Napoli…Facendo tesoro degli errori commessi contro l’Inter e con il rientro di González sarà davvero un gran partit. Tutta Firenze se la merita.