La Fiorentina affronta i campioni d’Italia e per tutto il primo tempo il gioco viola è il solito delle ultime partite: aggressivo, veloce, tenace e continuo. L’Inter a fatica riesce a uscire dalla propria metà campo e con grande merito la Fiorentina passa in vantaggio e commette il grande errore di non capitalizzare con un altro gol (almeno) le tante occasioni create.
Bonaventura, Torreira, González, Milenkovic, Biraghi, Duncan sono i migliori e guidano una squadra che per l’ennesima volta schiera una formazione iniziale inedita con Benassi terzino destro basso e Nastasic all’esordio stagionale.
All’inizio del secondo tempo l’intensità, la fisicità e la convinzione mentale della Fiorentina inevitabilmente calano e l’Inter ne approfitta con un uno-due micidiale che consegna la vittoria ai nerazzurri. Completa il brutto secondo tempo viola l’espulsione ingenua di Nico González che impedisce alla Viola di provare a pareggiare la partita.
Non posso, però, non continuare ed essere ottimista: la Fiorentina è una bella realtà del nostro calcio ed esprime un calcio moderno, propositivo e vincente. Il gruppo è unito e coeso (lo si vede nei momenti in cui si condivide un goal o un cambio). E se la proprietà avrà la voglia di innestare in questa formazione uno o due acquisti davvero di grande qualità, senza far partire i migliori, il futuro sarà roseo.