In questa serie di articoli – questo è il terzo di tre – illustro, reparto per reparto, le mie opinioni riguardo alle operazioni di calciomercato in entrata (non aspettatevi voti) dell’estate, dopo le prime 5 prestazioni stagionali. Premetto che non giudico i giocatori arrivati, sarebbe troppo presto, ma giudico le operazioni in entrata e la logica di queste, secondo i miei pareri, condivisibili o meno.
Allenatore
La Fiorentina ci aveva fatto sognare alla prima a Genova, poi siamo tornati sulla terra con la sconfitta a Vienna, abbiamo nuovamente sognato per il primo tempo contro il Lecce, ma alla fine della partita eravamo ovviamente delusi dal secondo tempo e dal risultato; poi ci siamo ancora gasati per il passaggio del turno ai preliminari e per il ritorno in Conference, quindi siamo stati stupiti in negativo (per usare un eufemismo) dalla prestazione di San Siro. Credo che questo incipit renda bene l’idea sul cammino altalenante della Fiorentina in queste prime 5 partite. Ciò che salta all’occhio è sicuramente il fatto che alcuni problemi restino: la squadra soffre le ripartenze avversarie, spesso viene punita dai pochi o unici tiri concessi (vedi la partita contro il Lecce), a volte il possesso è sterile e la squadra fa fatica contro avversari chiusi (Rapid Vienna) o che pressano alto (Inter).
Sicuramente Italiano può lavorare su questi aspetti e c’è tempo per migliorarli, soprattutto ha ragione a dire che non si può prendere 2 gol concedendo 2 tiri in porta (come con il Lecce). Il problema forse è nella qualità delle occasioni concesse agli avversari. A chi dice che Italiano non curi la fase difensiva, basta mostrare i dati dello scorso anno sulle reti subite in Serie A (43, come il Milan 4° classificato e una in più dell’Inter 3° classificata) e il dato sui tiri in porta totali concessi in tutto il campionato (secondi, dietro solo al Napoli campione d’Italia), forse il problema permane sul tipo e sulla qualità di conclusioni concesse agli avversari.
Resto fortemente dell’idea che Italiano sia un ottimo allenatore, giusto per questa squadra e questa impronta di gioco e che certi rischi siano quasi intrinsechi al suo gioco e alla disposizione della squadra che mette in campo. Un consiglio per il mister, nonostante gli impegni siano molti anche quest’anno (o almeno speriamo), è la speranza che Italiano riesca a dare più continuità ad alcuni interpreti che la necessitano (ala sinistra ad esempio).
Squadra
La Fiorentina di quest’anno appare piuttosto bene assemblata, con diverse alternative per ruolo, con diversi giovani e giocatori più affermati e di maggiore esperienza. Resta qualche dubbio sugli interpreti di alcuni ruoli e sulla compatibilità di alcuni giocatori, ma ho grande fiducia nel mister e nella squadra, soprattutto dopo la scorsa stagione, il tempo poi sarà giudice. Credo che la Fiorentina sia un buon gruppo anche fuori dal campo e, dal punto di vista umano e relazionale, sembra che la squadra funzioni e questo non è un aspetto da sottovalutare.
Spero la Viola impari ad approcciare meglio alcune partite, che riesca a volte ad adattarsi alle caratteristiche dell’avversario per poter performare meglio e che possa gestire meglio il risultato e alcuni momenti della partita. SFV.