Con il pareggio di Cagliari e la contemporanea sconfitta del Benevento a Bergamo, la Fiorentina, a due giornate dalla fine del campionato, raggiunge matematicamente la salvezza. Sembrerebbe un buon risultato se non fosse che, per il terzo anno consecutivo, la Viola archivia una stagione deludente molto lontana dagli obiettivi che la proprietà Commisso si era data.
La partita di ieri è stata una non gara ed è impresa ardua scriverne due righe: il risultato di pareggio era perfetto per entrambe le contendenti e i calciatori – che sono buoni ed esperti professionisti – hanno deciso di non tirare mai in porta. Rimangono ora due partite che potranno permettere di far giocare le seconde linee prima di arrivare al rompete le righe.
Mi augurerei di vedere in campo Callejón, Kokorin, Barreca, autentici oggetti misteriosi della stagione, ma soprattutto inviterei almeno il 75% dei componenti dell’attuale rosa a rendersi disponibile al trasferimento. L’occasione è ghiotta, poiché giungono a scadenza o in prossimità di essa tanti contratti di giocatori ed è necessario un ricambio importante con l’assunzione di calciatori motivati, convinti e decisi nel ritenere Firenze un punto di arrivo e non di transito.
La proprietà. che è ambiziosa e rivendica continuamente di avere speso tanto (e male), spero faccia tesoro degli errori commessi allestendo finalmente una squadra competitiva. Questo è quello che chiede semplicemente la tifoseria.
Buon lavoro e buona fortuna a tutti.