Finalmente ho capito i commenti e i voti di “certa” stampa…

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Per farvi capire meglio, vi devo spiegare la location dove ho raccolto queste mie impressioni. Festa della Birra in un qualsiasi posto della Toscana, un paio di tv a 60 pollici sintonizzati sulla partita della Fiorentina e tifosi viola agguerriti contro un orda di strisciati gufi, pronti a dileggiare gli 11 viola e il loro mister (colpevole di giochismo cronico). Prima della partita, intanto, parte un messaggio dalle casse acustiche: “si pregano quelli che hanno preso la manita ieri sera di fare silenzio, dopo di che possono andarsi a confessare da Padre Pioli”.

Il clima si scalda, subito chi è intelligente guarda la situazione meteorologica in sovrimpressione, “che caldo fa a Firenze, noi alle 20:45 mai eh?”; si cominciano a notare i primi hater di Italiano che già paventano i giocatori viola boccheggianti nel secondo tempo. Qualcuno è addirittura contento di vedere la Fiorentina che corricchia nei primi minuti, già si individua il pericolo, Lookman… Volano subito accidenti al suo indirizzo, infatti. Su una rimessa laterale (che era nostra) la difesa fa il pateracchio ma ovviamente la colpa è del povero Terracciano che si ritrova un pallone a effetto reso imprendibile dalla deviazione di Parisi (lui oggi non puo sbagliare, è intoccabile, in quanto ci avrebbe liberato dall’usurpatore di fasce di capitano, Biraghi), meno male per lui il classico replay da dietro la porta (direttamente dagli anni ’80) lo assolve ma parte l’offensiva social, gli hater prendono gli smarttphone e giù a Pietro e al mister.

I pagellisti già sentono odore di “l’avevo detto io” e preparano le insufficienze a pioggia. Arriva il time out, che io metterei obbligatorio, e prendere un birra al bancone è dura come per Nzola fare un tiro in porta, visto che Scalvini è troppo forte. Addirittura il più esperto di calcio (così si è auto-definito) invoca l’esonero di quel “nano” in panchina che non sta mai fermo. Ma la partita cambia, la Fiorentina comincia a macinare gioco e di fondo già si comincia a invocare l’ingresso di Arthur. Non parliamo poi quando arriva una punizione a metà campo: parte un’invettiva contro gli hater di Biraghi. Un altro odiatissimo, Mandragora, punta il terzo tempo di Nico che fa sponda per Jack, magia del capitano di giornata e pareggio, tutti sotto la Fiesole con strisciati nerazzurri e bianconeri che già commentano il nuovo vantaggio della Dea. Un gol arriva infatti, amnesia di Martinez Quarta e testa di Scalvini… Ops, c’è un errore, le parti si invertono, El Chino sembra Bobo Vieri e incorna nell’angolino dell’incolpevole Carnesecchi (quello sì che è un portiere, commentano in continuazione alcuni ex-giocatori del campionato amatoriale di 3a serie). Dalle casse della festa parte una voce – Fiorentina in vantaggio –, insieme alla musica un dos tres di Ricky Martin, di chi è la colpa? Forse di un più o meno noto dj di quelle parti?

Finisce il primo tempo, i fan prendono i telefonini e cominciano a inveire contro gli hater, rei di aver scritto sui social solo ca**ate, le fazioni si dividono, uno splendido lancia il solito commento sulle brutte abitudini dei tifosi viola ma viene subito ammutolito. “Ne hai prese 5 ieri sera, ma di cosa ragioni!”. Certi tifosi che commentano le partite della altre squadre per me si meritano di peggio, ma per il momento basta e avanza.

Comincia il 2o tempo e sempre il dj compie la magia, le voci dei telecronisti di Dazn, (rei di non essersi entusiasmati al gol di Quarta come per i movimenti artistici della squadra del profeta Gasperini) spariscono, si sentono solo i cori della Fiesole e alcune urla, che vengono attribuite agli ometti che sono alle spalle di Italiano nel parterre. “Non sono quelli del parterre è il mister che urla, senti”, Italiano sente odore di bischerata e i ragazzi, nonostante i richiami del loro allenatore, si fanno ipnotizzare da Lookman, , che tira forte dal limite dell’area di porta e costringe ad una figuraccia Terracciano, l’Atalanta pareggia e gli haters riprendono in mano i telefoni è via, invettive.

I pagellisti nel frattempo aumentano il numero delle insufficienze (la colpa è sempre del mercato fatto a caso da Joe Barone) e si preparano come Novelle Cassandre a una domenica sera di protagonismo. Ma quelli con la maglia viola non ci stanno, uno stanchissimo Nico si mangia un gol e persino Brekalo si fa pericoloso e costringe il bravissimo portiere a una parata difficile; nel frattempo entra Beltran e, come dice M. Lesperto, “non toccherà palla neanche lui”.

A questo punto succede quello che non ti aspetti: dopo una bella giocata di Beltran (guarda caso) la difesa dell’Atalanta inaugura un nuovo gioco, della seirie “di chi è quella palla?”, mia, tua, nostra… Sbuca il gambone di Kouamé, palla in mezzo alle cianche del portiere orobico (che non fa una bella figura) e soprattutto 3-2 per la Fiorentina. Dal fondo arriva il mago dei miei stivali che pronostica l’ennesimo errore della nostra difesa colabrodo, insulti a go go e Cristian cerca di chetarli con una rete quasi impossibile, Carnesecchi a giro per il campo si ritrova per sua fortuna il pallone fra le braccia. Arriva la segnalazione del recupero, all’arbitro Pairetto viene contestata la madre di dubbi costumi, la militanza nelle giovanili bianconere e l’odio verso il viola in generale.

Sette minuti di recupero che dividono i tifosi, una parte vuole il 4o gol a tutti i costi, un’altra il gioco ostruzionistico e niente più. Si sente benissimo l’urlo di Italiano contro Kouamé (nonostante sia il match-winner), che perde una palla sanguinosa a ridosso del 6o minuto di recupero, azione convulsa con corner finale per il “pericolosissimo” Scamacca (lui sì, che non ha visto palla) ma per i bergamaschi non c’è nulla da fare, al fischio finale dalla tv si vede che Kouamé subito va ad abbracciare il mister chiedendogli scusa in tutte le lingue che conosce, ma già sa che martedi si becchera un super cazziatone.

Gli hater con i loro telefoni cercano di correggere il tiro delle loro critiche, ma ormai è fatta, i pagellisti e gli opinionisti seguono le loro, nefaste, affermazioni. E così al coro di “ma che partita hai visto” si commentano le robe che ci arrivano sul telefono. Finisce la pubblicità e in tv la bionda di Dazn parte con delle lodi spietate al gioco del Gasp, ma il “Pazzo” la rimette in riga, ricordandole che vincere una partita con un gol in più degli altri rende il calcio più bello e leggendo le statistiche della partita fa notare come la Fiorentina sia stata superiore all’Atalanta, punto.

I fan si scatenano contro gli hater con gesti eloquenti, inneggiando a Commisso e Barone, ma il clima è veramente di amicizia, si alzano le birre e, in nome della fede Viola, tutti festeggiano. I gufi strisciati non lo danno a vedere, ma guardano i punti e la posizione della Fiorentina in classifica, non si sa mai, vero ragazzi? Per quanto mi riguarda, sono a -63 dall’obiettivo e, grazie ai 2 euro giocati live dopo il gol di Koopmeiners sulla vittoria della Viola, mi bevo una birra e qualcosa in più gratis con la vincita della scommessa.

Visto che la Fiorentina è una squadra fatta con giocatori che sono una scommessa in senso tecnico, capita spesso anche di vincere. Leviamoci queste turbe che abbiamo avuto fino a ieri nella testa e pensiamo che gli avversari non sono, sempre, più forti, più scaltri e più dotati di noi, ma soprattutto non ci facciamo condizionare da questi personaggi che ci massacrano con le loro critiche su radio, tv e siti che parlano di Fiorentina: loro sì che cercano il consenso parlando male di quei giocatori che certi tifosi non hanno in simpatia, perché del fatto tecnico poco si intendono e quando fanno dei pronostici, non ci prendono mai. Meditate gente, meditate e soprattutto, seguiteci su ViolaBlog. Noi siamo blogger ma siamo sinceri, non abbiamo bisogno di piacere a nessuno a tutti i costi.

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