Fiorentina: il vero pericolo è la mediocrità. E tutto parte dalle parole.

Tempo di lettura: 2 minuti circa

“Abbiamo due punti in più dell’anno scorso.”

Parole di Palladino in conferenza stampa. Ed è proprio da qui che nasce il rischio più grande per la Fiorentina: scambiare la mediocrità per normalità.

Mi sarei aspettato ben altro. Mi sarei aspettato delle scuse, o almeno un’assunzione di responsabilità dopo aver fallito tre obiettivi su tre:

  • Coppa Italia: fuori troppo presto e da parte dell’Empoli. Non proprio una squadra insormontabile..
  • Conference League: eliminati in semifinale senza mai veramente dominare.
  • Piazzamento in Europa League: sfumato per colpa nostra, non degli altri.

Invece si parla di due punti in più come se fosse un trofeo. Ma c’è un problema: questa Fiorentina aveva una rosa ben più profonda e competitiva rispetto a quella dell’anno scorso.

La rosa e un confronto che parla da solo.

La rosa della Fiorentina 2023/2024 era tecnicamente inferiore rispetto a quella del 2024/2025. In porta oggi c’è De Gea, al posto del solo Terracciano. In difesa, a Biraghi e Milenković sono subentrati profili più solidi come Pablo Marí, Pongracic e Gosens. A centrocampo, via Arthur e Duncan, dentro giocatori di qualità come Adli, Cataldi e Fagioli. In attacco, al posto di Nzola e Belotti sono arrivati Kean, Gudmundson e Zaniolo, più forti e più decisivi, certamente i primi due.

Quindi no, mister. Parlare di “due punti in più” non ha senso, perché questa rosa è più forte. E dire il contrario significa abbassare l’asticella. Peggio: significa legittimare la cultura del “va bene così”.

Il punto è uno solo.

La Fiorentina deve decidere cosa vuole essere. Se vuole restare in quel limbo che oscilla tra settimo e decimo posto, tra qualificazioni in extremis e tornei europei minori… allora va bene tutto. Ma se vuole davvero competere, deve smettere di accontentarsi.

Chi fallisce tre obiettivi non si giustifica: si prende le sue responsabilità.

E magari, una volta tanto, chiede scusa.

Chiudo con una riflessione.

La mediocrità non è un risultato. È una mentalità. E se parte dalla panchina, rischia di diventare sistema

2 risposte

  1. È vero che soprattutto De Gea al posto di Terracciano e Kean al posto di Nzola e Belotti sono stati due *grossi* rinforzi, oltre a dei buoni rinforzi come Gosens, Cataldi e Adli, ma il saldo negli altri cambi citati non è stato così positivo come sembra a prima vista:
    * Né Pongracic, né Mari, pur bravi, sono al livello di Milenkovic. Già quello sarebbe sufficiente per dire che la difesa è più debole. Oltre a ciò, hanno saltato entrambi metà campionato.
    * Fagioli e Zaniolo sono stati a disposizione di Palladino solo dal 10 febbraio, cioè in 15 delle 38 partite di campionato.
    * Gudmundsson si è infortunato *quattro* volte: ufficialmente non a disposizione in un terzo delle partite e presumibilmente non nelle migliori condizioni quando ogni volta è rientrato.
    * Lunghe assenze anche per Cataldi, Bove, Adli e Colpani (oltre a Fagioli, Ndour e Folorunsho, arrivati solo a gennaio): il solo a centrocampo che è stato sempre a disposizione in campionato di Palladino è stato Richardson (che comunque è arrivato solo a metà agosto), e il solo cnetrocampista in gruppo sin dal ritiro Mandragora (che si ruppe il menisco in autunno).
    Sì, sulla carta la rosa quest’anno era più forte, ma sul campo i rinforzi ci sono stati solo in parte.
    Tutte le squadre soffrono assenze, ma la Fiorentina quest’anno è stata particolarmente colpita, e soprattutto lo è stata a centrocampo.

  2. Hai ragione sugli infortuni e su alcuni innesti che non hanno reso come sperato, ma il punto resta: la rosa di quest’anno era più forte, e non è stata valorizzata.

    Tutte le squadre hanno assenze, la differenza la fa chi ha un’idea chiara di gioco. E Palladino non è mai riuscito a darla. Troppi esperimenti, zero identità.
    Con una squadra così, fallire tre obiettivi su tre e parlare di “due punti in più” (o 5 ma con lo stesso risultato) è mediocrità, non analisi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Condividi questo post
ViolaBlog è un blog totalmente indipendente su cui scrivono blogger tifosi della Fiorentina. Ideato da Pietro Moroni con la preziosa collaborazione di Stefano Amorosi, Francesco Samà, Alessandro TarducciRiccardo Sacchi, Alessandro Panzani, Francesco NoferiPierluigi Pardocchi, Filippo MoroniCaterina Roti, Niccolò Dugini e Luca Armentano.
Sostieni Viola Blog

Chiediamo un contributo a chi vorrà e potrà per sostenere il nostro blog.

Post recenti
Tempo di lettura: 1 minuto circa
Tempo di lettura: 2 minuti circa
Tempo di lettura: 2 minuti circa
Tempo di lettura: 2 minuti circa
Tempo di lettura: 5 minuti circa
Tempo di lettura: 2 minuti circa

I dati che raccogliamo (cookie) ci permettono di capire come utilizzi il nostro sito, quali informazioni ti potrebbero interessare e cosa possiamo migliorare per rendere più coinvolgente la tua esperienza di navigazione.

Possiamo raccogliere e utilizzare i dati per offrirti un'esperienza personalizzata?

Close Popup
Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookie. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi cookie ci permettono di contare le visite e le sorgenti di traffico per poter migliorare le prestazioni del nostro sito web.

Google Analytics
Monitoriamo gli accessi a questo sito con IP anonimizzato.
  • _ga
  • _ga_3LSN3JBGLJ

Rifiuta tutti i servizi
Salva
Accetta tutti i servizi