Nel Primo tempo la Fiorentina non fa vedere palla alla corazzata Inter ma fa un unico errore: non raddoppiare. E lì la partita si chiude perché l’Inter sa come affrontare partite difficili come questa, ha gli uomini che possono toccare due palloni e fare due gol. E così succede. Dal 51′ al 55′ l’Inter ribalta il risultato segnando due gol, il primo con Darmian con un diagonale da destra a sinistra dopo una palla persa malamente nella nostra metà campo. Il secondo con Dzeko su calcio d’angolo. Qui la partita finisce, anche perché il possibile forcing finale viene meno “grazie” all’espulsione (meritata) di González, fino ad allora uno dei migliori in campo.
Più e meno
Più – González con i suoi strappi e la sua forza fisica mette sempre in difficoltà l’Inter. Da una sua percussione sulla sinistra nasce il gol di Sottil. Macchia la buona prestazione con la meritata espulsione. Non voglio immaginare la reazione di Italiano negli spogliatoi. Bonaventura, ennesima partita da titolare, ennesima prova maiuscola.
Torreira: rientra e dirige magnificamente la Fiorentina per 70 minuti. Duncan, meno incisivo della scorsa settimana ma sempre su buoni livelli. Giocatore ritrovato.
Meno – Vlahovic. Ci aspettavamo una prova diversa. A Genova ha avuto Maksimovic mentre oggi, pur con Skriniar alle calcagna, ci è sembrato mancare lui. Ad esempio, su due palloni messi bene al centro area, lui non c’è. Sottil, nonostante il gol, mi pare tatticamente ancora lontano da ciò che serve in quel ruolo. Serve una bella cura di Italiano (e di Callejón). Dragowski: per il gioco di Italiano, dove il portiere deve partecipare molto all’azione con i piedi, ci pare più utile Terracciano. Sbaglia molti passaggi anche se talvolta viene messo in difficoltà dai suoi difensori.
Una menzione finale la merita l’arbitro. Non ne ha azzeccata una.
Il pensiero finale
A posteriori, forse, questa sconfitta farà bene alla Fiorentina. Le permetterà di mettersi al lavoro e capire che le partite contro squadre come l’Inter si possono anche dominare ma poi si perdono se non si chiudono. E questo perché a livello qualitativo dei singoli c’è, oggi, molto divario.
Inoltre, con una vittoria della Fiorentina, molti avrebbero gridato allo scudetto, mentre i gradini da salire sono ancora molti. Ma la Fiorentina di Italiano ha tutte le carte in regola per salirli… Divertendosi. Il bello deve ancora venire.
Una risposta
A me è parso che a centrocampo ha primeggiato Duncan ed il portiere specialmente con i piedi non è granché:molto meglio TERRACCIANO