Serie A
Udinese-Fiorentina
 2-3

Fiorentina, vittoria e Conference: ma il bilancio è dolce o amaro?

Tempo di lettura: 3 minuti circa

Commento

La Fiorentina chiude la stagione con un 3-2 in rimonta sull’Udinese e conquista la qualificazione alla Conference League, approfittando della sconfitta della Lazio. Una vittoria che salva l’onore, ma non cancella le delusioni di una stagione in cui si è fallito su più fronti. Il successo di Udine dimostra che la squadra ha qualità, ma anche che troppo spesso è mancata la continuità. Dall’altra occorre dire che la Fiorentina ha chiuso il campionato davanti a Lazio, Milan e Bologna e con il numero di punti fatti più alto degli ultimi 4 anni. Ora serve una riflessione profonda per costruire un progetto più ambizioso. Questa stagione può essere visto come un mezzo fallimento o come una ripartenza, tutto dipendera dalle riflessioni di fine campionato, dai giocatori che saranno confermati e dai nuovi acquisti. Su Palladino resteremo con il fiato sospeso….

Pagelle

David De Gea – 6 (Attento): Non ha responsabilità sui gol subiti: Lucca lo batte con un tiro ravvicinato, mentre sul colpo di testa di Kabasele può fare poco. Per il resto, gestisce con sicurezza le situazioni che gli si presentano. Un punto di riferimento per il prossimo anno.

Dodô – 6.5 (Propositivo): Spinge con continuità sulla fascia destra, offrendo soluzioni offensive e coprendo bene in fase difensiva. La sua presenza è costante e dà vivacità alla manovra. Da confermare assolutamente.

Pietro Comuzzo – 7.5 (Sorprendente): Segna il suo primo gol in Serie A con un colpo di tacco spettacolare, dimostrando personalità e senso della posizione. In difesa, si comporta con sicurezza, nonostante la giovane età. Ha rinnovato e sarà un buon punto di partenza.

Pablo Marí – 6 (Solido): Gestisce bene la retroguardia, senza sbavature. La sua esperienza si fa sentire nei momenti di pressione dell’Udinese.

Luca Ranieri – 6 (Diligente): Si fa trovare pronto quando chiamato in causa, contribuendo alla solidità difensiva. Senza acuti, ma affidabile.

Robin Gosens – 6.5 (Propositivo): Si propone spesso in avanti, contribuendo alla manovra offensiva con cross e sovrapposizioni. In difesa, tiene bene la posizione. Giocatore di esperienza che servirà nella costruzione della nuova Fiorentina.

Amir Richardson – 6 (Diligente): Lavora bene in mezzo al campo, offrendo equilibrio e supporto alla difesa. Senza acuti, ma con una prestazione sufficiente che, per quest’anno è il suo voto.

Nicolò Fagioli – 7 (Ispirato): Trova il gol del pareggio con un inserimento preciso e gestisce bene il centrocampo, dando ritmo e qualità alla manovra. Ha qualità su cui poter investire.

Rolando Mandragora – 6 (Costante): Offre equilibrio e si rende pericoloso con una rovesciata. La sua presenza è fondamentale per mantenere la squadra compatta. Un giocatore che quest’anno si è meritato la riconferma.

Lucas Beltrán – 5.5 (Evanescente): Fatica a entrare nel vivo del gioco e non riesce a rendersi pericoloso. Una prestazione sottotono. Un giocatore che non sarà (giustamente) confermato.

Moise Kean – 7.5 (Decisivo): Segna il gol vittoria e chiude la stagione con 19 reti in campionato. La sua presenza in attacco è sempre pericolosa per gli avversari. Sarà difficile trattenerlo ma potrebbe diventare il nuovo Batistuta.

Subentrati:

Gudmundsson – 6 (Volenteroso): Entra e crea qualche occasione, ma senza incidere significativamente. Certamente quando la palla ce l’ha lui, si creano sempre possibili azioni da gol. E anche oggi in 20 minuti ha acceso le azioni viola. Giocatore su cui puntare.

Marin Pongračić – 6 (Affidabile): Entra e mantiene la solidità difensiva, contribuendo a gestire il vantaggio.

Ndour – s.v. (Ingiudicabile): Pochi minuti in campo per poter essere valutato.

Raffaele Palladino – 6 (Salvato): Centra l’obiettivo minimo della qualificazione alla Conference League, ma la stagione resta sotto le aspettative. La vittoria di oggi non cancella le delusioni accumulate anche se finisce davanti a Milan e Lazio (senz’altro più attrezzate della Fiorentina) e conquista la Conference League. Fa più punti delle ultime 4 stagioni e i numeri potrebbero dare ragione a lui. A noi pare che sia mancato qualcosa quest’anno, un avanzamento che, con questa rosa, era necessario. Vedremo le intenzioni della proprietà per il futuro, ad iniziare dalle conferme.

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