Dusan se n’è andato e non ritorna più (perdonatemi di nuovo l’incipit musicale ma gli effetti di Sanremo di fanno sentire) È inutile quindi recriminare sull’operazione, è altresì inutile adesso dividersi tra ragionieri e tifosi, tra pro e contro Commisso. Criticare la società per questa cessione, ad oggi è un esercizio di mero stile, che non porta a niente, anzi al contrario potrebbe essere dannoso. Comprensibile la rabbia, divederlo giocare e segnare con quella orrenda maglia a strisce ma purtroppo la nostra rabbia resta fine a se stessa.
E inoltre, imputare alla sola cessione di Vlahovic la sconfitta di sabato non sarebbe corretto, ovvio manca la controprova di cosa sarebbe accaduto con il serbo in campo, ma di contro purtroppo la squadra in passato anche con il suo vecchio numero nove in campo è incappata in prestazioni non certo esaltanti. Sono sei partite che la Fiorentina è in netta difficoltà, sei partite: appena sei punti; una sola vittoria, due pesanti sconfitte e tre pareggi.
Un cammino che ricorda quello dell’anno scorso: un misero punto di media a partita. Un difesa che fa acqua da tutte le parti, un allenatore in confusione che sbaglia tutto quello che c’è da sbagliare nella preparazione di una partita.
Queste sono le cose da evidenziare e sulle quali bisogna lavorare per poter migliorare, e salvare una stagione, focalizzarsi sulla rosa a disposizione a non su quella che era e non sarà più.
Chiediamoci e chiediamo a Italiano perché Gonzalez, l’acquisto più costoso della storia della Fiorentina, da qualche tempo, dopo un promettente avvio di stagione, non rende più, perché la difesa deve essere ogni partita cambiata; lo sappiamo, Milenkovic e Quarta non sono i difensori più adatti per il gioco di Italiano, ma cambiare tutte le domeniche non gli aiuta certo a trovare il giusto equilibrio. Ed inoltre perché Maleh il giocatore più in forma del centrocampo è stato lasciato in panchina ed ancora perché preferire un ormai inutile Callejon a Ikonè uno dei pochi giocatori della rosa ad avere esperienza di Champions?
Questo, si intende non vuole essere un processo ad Italiano che sta facendo in generale un ottimo lavoro, ma un motivo di riflessione che possa portare a superare questo periodo nero della stagione, culminato con la cessione del capocannoniere che inevitabilmente avrà lasciato strascichi nello spogliatoio ma che dobbiamo in fretta dimenticare.
Solo se ci concentreremo sul presente potremo costruire un futuro vincente, perché le potenzialità ci sono tutte, sarà molto più difficile di prima, questo lo sappiamo, ma l’obiettivo è sempre lì a portata di mano, farselo sfuggire perché impegnati a guardare indietro, sarebbe davvero un peccato.