Conclusa la prima giornata della Conference League con il pareggio in trasferta in casa dei belgi del Genk, sul cammino della Fiorentina si presenta un trittico di partite in sette giorni, valide per il campionato, che possono lanciare (o ridimensionare) la squadra di Italiano in classifica. Domenica alle 15 ci sarà la sfida alla Dacia Arena con l’Udinese, giovedì 28 un’altra trasferta, stavolta a Frosinone, per poi arrivare al monday night del 2 ottobre dove i viola saranno di scena al Franchi contro il neopromosso Cagliari. Difficile chiedere alla Fiorentina 9 punti, anche se sulla carta le tre sfide sono alla portata, ma attenzione alle possibili sorprese che spesso accadono nelle gare di Serie A, specie dopo le partite europee che tolgono energie mentali e fisiche a tutte le squadre impegnate nelle competizioni UEFA.
L’anno scorso i Viola hanno sofferto l’impatto con gli impegni infrasettimanali e in campionato i punti stentavano ad arrivare e le big che sin da subito hanno distanziato il resto del gruppo rendendo di fatto quasi impossibile la rimonta per la qualificazione alle coppe europee tramite il campionato per i viola: infatti alla 19a giornata dello scorso campionato i punti tra la Fiorentina e l’Atalanta (settima), senza contare la penalizzazione della Juventus, erano già 12! Vincenzo Italiano sa benissimo che non deve ripetere gli stessi errori dell’anno scorso, evitando di perdere troppi punti con squadre tecnicamente inferiori e le tre sfide che lo attendono sembrano perfette per testare la maturità della squadra ed anche dello stesso allenatore.
Ed eccoci arrivati alla sfida con l’Udinese che, rispetto a un anno fa, è partita a rilento: solo 2 punti in 4 gare, dunque ancora a secco di vittorie. L’allenatore dei friulani, Andrea Sottil, non può permettersi un altro passo falso se vuole salvare la panchina e centrare una salvezza tranquilla, in più dovrà fare i conti con l’infermeria poiché, oltre alle già note assenze di Deulefeu ed Ehizibue, non ci saranno per molto tempo nemmeno Kabasele ed Ebosse, entrambi usciti doloranti dalla precedente partita di Cagliari. Dall’altra parte anche Italiano dovrà fare attenzione a gestire al meglio le forze in casa Fiorentina, soprattutto in difesa dove i centrali disponibili sono soltanto Milenkovic, Ranieri e Martinez Quarta. Inoltre saranno da valutare Gonzalez, uscito al termine del primo tempo col Genk per un problema all’addome, e Ikoné, ancora non al 100%, mentre per Bonaventura dovrebbe essere tutto apposto come già dichiarato dal nostro tecnico. Le prossime sfide saranno determinanti per capire di che pasta è fatta questa squadra, con l’augurio di non ripetere gli sbagli di un anno fa perché, si sa, chi ben comincia, è a metà dell’opera.
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Una ottima analisi