La Fiorentina nel giorno di San Valentino batte lo Spezia per 2 a 1 in una partita difficile e si rilancia in obiettivo Uefa salendo a 39 punti con una partita in meno. La formazione viola conferma al centro dell’attacco Piatek dopo la doppietta in Coppa Italia e schiera la coppia Milenkovic-Igor con Sottil e González esterni.
Il canovaccio della partita è il solito: la squadra viola fa gioco e lo Spezia cerca di sfruttare l’atteggiamento sempre offensivo della Fiorentina con ripartenze. Che sono però rarissime perché la Viola gioca bene cercando di dare ampiezza al gioco e di creare superiorità numerica. Il primo tempo è tutto della Fiorentina che segna con Piatek che si riscatta dopo avere sbagliato un rigore concesso giustamente per atterramento in area di González.
E nel secondo si aspetta da un momento all’altro il raddoppio con la Viola che continua a macinare gioco. Accade, però, quello che non ci si aspetta: un errore marchiano di Amrabat che, invece di appoggiare indietro a Terracciano, incespica e si fa rubar palla da Agudelo che si invola e pareggia per lo Spezia. I cambi azzeccati (Saponara, Cabral e Ikoné) mantengono viva la squadra che continua a far gioco e realizza meritatamente il secondo gol con un rasoterra di Amrabat che si riscatta.
È una vittoria che fa dimenticare la sconfitta precedente in campionato contro la Lazio e rilancia la Fiorentina in classifica dopo una domenica dove tutte o quasi le dirette concorrenti per un posto in Europa hanno pareggiato. È una vittoria di un gruppo che ha cuore e orgoglio in cui tutti si sentono protagonisti importanti. È una vittoria di un allenatore deriso, offeso e sbeffeggiato dai suoi precedenti tifosi che non hanno capito e non ne hanno neanche accettato le scuse.
E, per ultimo, è una vittoria di una società che dopo molti sbagli iniziali sta costruendo per diventare protagonista.