Terracciano: 6 – Nessun intervento importante, salvo un paio di uscite alte nella ripresa.
Dodo: 7,5 – Il migliore, anticipa e affonda, salta l’uomo e dà una bella spinta. Prende un giallo per simulazione ma si prende anche tanti applausi.
Milenkovic: 6,5 – Sempre attento e sull’uomo, di testa sfiora il palo. Controlla con sicurezza senza correre rischi.
Igor: 6 – Anche lui ha iniziato molto concentrato, poi è costretto a chiedere il cambio.
Dal 64′ Ranieri: 6 – Sbroglia una situazione scomoda, se la cava su Dessers.
Biraghi: 6 – Fa la sua onesta partita, avrebbe potuto forse fare meglio sui calci d’angolo.
Mandragora: 6,5 – Tiene bene la posizione, a volte pressa alto e prova spesso a tenere su il ritmo. Ci prova dal limite ma manda alto.
Castrovilli: 5,5 – Fa fatica a entrare in partita, va un po’ meglio nella ripresa. Mi aspettavo di più.
Dall’82’ Amrabat: sv.
Barak: 6 – Porta palla, controlla, non brilla.
Ikoné: 5,5 – Nessuna sortita degna di nota, qualche timido tentativo, poi cala e viene sostituito.
Dal 64′ Sottil: 6 – Due sgassate sulla fascia, dinamico.
Cabral: 6 – Il solito grande impegno, una sola mezza palla giocabile in area e un tentativo di rovesciata.
Gonzalez: 6 – Impiegato sulla sinistra, trova ben pochi spazi. Più utile in copertura a parte un sinistro (su appoggio di Cabral) di poco a lato.
Italiano: 6,5 – Anche se contro un avversario modesto, già battuto 2-0 all’andata, la partita non era da prendere con leggerezza. Anzi, serviva attenzione, maturità. La squadra è riuscita a gestire la gara senza affanno, è stata poco brillante ma parecchio concreta. Del resto l’importante era arrivare alla finale e ci siamo riusciti.