Bella giornata oggi per una partita di calcio, anche per gli spettatori. Oltre 4.500 da Firenze col motorino e senza. Palladino riparte dal 2′ tempo con la Lazio e nel 4-2-3-1 c’è Gosens nel ruolo che fu di Biraghi e Kouame (non previsto, addirittura con la fascia da capitano) con Gudmundsson e Colpani dietro a Kean, in difesa ancora Comuzzo con Ranieri accanto, che saranno squalificati giovedi in Coppa. Da tenere d’occhio il duo di attacco Empolese, formato da Colombo ed Esposito, Fazzini è recuperato ma non parte dall’inizio. La Fiorentina, oggi in maglia rossa, vuole prendere le redini del gioco in mano e al 10′ dopo un numero di Gudmundsson si vede il pallone danzare nell’area piccola ma non ci arriva nessuno. Al 18′ Bove ruba un buon pallone, diritto per Kean che al limite ell’area poteva fare meglio, il tiro strozzato è abbondantemente fuori. Si lotta in mezzo al campo e Kean “il guerriero” dopo aver strappato il pallone ad Ismaili, lancia Dodo che arriva sul fondo, mette in mezzo ma Colpani di testa non è preciso, palla sul fondo. Al 38′ si vede l’Empoli, un piccolo errore sulla nostra tre-quarti, consente a Henderson di lanciare il piu classico dei contropiede, la palla arriva a Colombo che salta in velocità Ranieri ma arrivato al limite dell’area tira direttamente in curva. Prima di andare al riposo la Viola non sfrutta una punizione da posizione favorevole, l’impressione è secca : è difficile tirare in porta a questo Empoli, figurati creare occasioni da gol. Oltretutto sono in 8 che ti pressano, cercando di rubare palla per andare in verticale, quindi c’è da stare attenti e neanche poco.
Si riparte con lo stesse formazioni, la Viola tenta di forzare le giocate ma al 47′ Gosens perde un pallone, Anjorin lancia Esposito che arriva lanciato in area, ma mette nettamente fuori. Stessa storia 3 minuti dopo con Comuzzo che perde un duello con Colombo, subito Grassi lancia nel vuoto Pezzella che spara su De Gea, Colombo disturbato da Cataldi, non finalizza. Al 56′ si vede la Fiorentina, un bel cross di Colpani viene ribattutto ancora da Ismaili, la palla va sul sinistro di Gosens che al volo scaraventa un tiro che esce veramente di poco, con Vazquez nettamente fuori causa. Nel frattempo esce Colombo, al suo posto entra Solbakken. Al 68′ azione in area Empoli, una palla contesa a Colpani finisce sui piedi di Kean che in mezzo a 3 cerca la porta ma è solo angolo. Arrivano i primi 3 cambi, escono Colpani, Gudmundsoon e Cataldi, entrano Ikone, Adli e Beltran. Subito Adli al 72′ trova un traccia per Kean che si libera del raddoppio ma messosi la palla sul destro manda in curva, il primo ad arrabbiarsi è lui. D’Aversa cambia Esposito e Henderson per Pellegri ed Ekong, siamo al 75′. Minuto 77 dopo un numero di Ikone, la palla va in angolo che successivamente Adli pennella in mezzo, ma Beltran di testa non trova lo specchio. Ora tocca a Sottil sostituire Kouame, mancano 10 minuti e Palladino vuole mettere in difficoltà gli esterni azzurri. Ultimo cambio viola è al 88′, esce Gosens per Parisi, forse un piccolo problemino. Primo giallo quasi al 90′ è per Comuzzo che lo spende per fermare il pericoloso Ekong. 4′ minuti di recupero, le squadre tentano il colpaccio ma non vogliono neanche perdere. Ci prova la Fiorentina con una palla in area per Beltran che cerca Kean ma il pallone è troppo alto e finisce in fallo laterale.
Finisce con il 6′ pareggio per la Viola, ma stavolta senza avere subito goal, che è il fatto positivo di questa giornata. L’ Empoli dimostra che la classica regola del calcio italico è sempre valida, importante è non subire reti, a segnare siamo sempre a tempo. Palladino al Castellani ottiene lo stesso risultato del suo ex-compagno Thiago Motta con una prestazione rivedibile, ma con un De Gea oggi scarsamente impegnato. Chi chiede una viola dominante al momento deve aspettare, intanto sono crollati alcuni dogmi che taluni professori declamavano. Giocare a 4 con Gosens esterno in difesa non vuol dire per forza soffrire ad ogni attacco, i 2 a centrocampo filtrano e aiutano a produrre gioco, forse Colpani giocando solo col sinistro non aiuta ad essere imprevedibili, Adli al momento è un’arma da sfruttare a partita in corso e Kean va alla guerra con tutti senza paura, dobbiamo migliorare nettamente sui calci piazzati quando non c’è Biraghi, ma sono dettagli di step che vanno fatti in maniera progressiva. La prossima settimana sarà con la partita infra-settimanale, sperando di non complicarci la vita per domenica, quando ci aspetta il Milan reduce da una trasferta Champions.