Se pensate che la difesa della Fiorentina, fra errori di Venuti, papere di Gollini e imprecisioni di Igor, Quarta e Biraghi, ne combini di tutti i colori, rassicuratevi, perché non avete visto quella dell’Heart of Midlothian, prossimo avversario in Conference League dei Viola. Quella degli Scozzesi, al confronto, è un colabrodo.
Più in generale, gli Hearts sono una squadra mediocre. Un collettivo senza individualità; grande agonismo e corsa, con qualche verticalizzazione collettiva. In Italia, sarebbe una squadra di Serie B senza infamia e senza lode. Per dire: Nico Gonzalez, da solo, costa di più dell’intera rosa della squadra scozzese.
Ho visto sabato Hearts-Rangers 0-4, partita di prima divisione del loro campionato. Gli azzurri di Glasgow, pur in trasferta, hanno dominato il match. I granata di Edinburgo hanno solo potuto contrastarli mettendoci tutto il fiato che avevano, finché è durata. Poco, perché il centravanti croato Colak (che fra l’altro non è male – fossi nei dirigenti viola andrei a visionarlo) dopo mezz’ora aveva già chiuso la partita. Qualche sprazzo degli Hearts sulla destra con il centrocampista Humphrys supportato dal terzino Smith, e nient’altro.
Gli Hearts sono in Conference League in virtù del terzo posto nella Scottish Premiership nella scorsa stagione, che aveva dato loro l’accesso ai play off dell’Europa League, che però hanno perso contro l’FC Zurigo. Dopo di che, hanno perso quattro a zero in casa con il Basaksehir di Istanbul, e hanno vinto uno a zero a Riga con il RFS. Visto il divario tecnico, non riesco a immaginare come la Fiorentina non possa vincere giovedì a Edinburgo, ma, viste le recenti delusioni che ci ha dato la Viola, meglio non gufare.