Per la Fiorentina lo stop del campionato, così come delle competizioni europee per club, è certamente ben gradito, considerando tutti i problemi che fino a ieri hanno coinvolto la squadra: dagli infortuni alla crisi di risultati, dall’involuzione del gioco ai fischi da parte della tifoseria. Vincenzo Italiano in questi giorni avrà il tempo necessario – il prossimo impegno sarà domenica 2 ottobre a Bergamo contro l’Atalanta – per cercare di rianimare il gruppo e provare anche a ridisegnare l’assetto tattico per far rendere al meglio i giocatori a disposizione.
Assenti Milenkovic, Jovic, Terzic, Amrabat, Gonzalez, Barak, Zurkowski, convocati in nazionale, Italiano può comunque lavorare con un buon numero di elementi. Tra questi, a parte l’infortunato Dodo che ne avrà ancora per diversi giorni e gli acciaccati Gollini, Sottil e Martinez Quarta, ci sono Ikoné, Mandragora e Cabral, vale a dire i tre che non sono ancora riusciti a convincere. Su questi il mister dovrà dedicare la massima attenzione perché, oltre a rappresentare una risorsa importante per la rosa, se i nazionali dovessero rientrare affaticati o, peggio, infortunati, saranno probabilmente loro a giocare a Bergamo.
Il calendario della Fiorentina, dopo il match con l’Atalanta, prevede l’incontro di Conference in Scozia con l’Hearts, la Lazio al Franchi, il ritorno con gli scozzesi e la trasferta a Lecce. Il tutto nell’arco di due settimane. Qualcuno potrebbe definirlo un tour de force, ma in realtà è un calendario normale per chi, come la Fiorentina, ha l’occasione di disputare, oltre al campionato, un torneo europeo.