Sul caso Matteini, credo di aver capito i motivi della Fiorentina (badate: non li sto giustificando, li sto solo riportando). Francesco Matteini, noto giornalista di Firenze, ha un sito sul quale dopo ogni partita fa le pagelle dei giocatori viola. Spesso ci va giù pesante, sia nei voti che nei giudizi. In particolare su Ikone, ma non solo, al quale non ha lesinato i due, i tre, gli uno e anche lo zero.
È nota la polemica di Commisso che, a febbraio, in un’intervista alla radio, in risposta polemica a certi giudizi, si mise a fare le pagelle ai giornalisti, elencandone alcuni per nome, fra i quali proprio Matteini.
Credo però che la goccia che – per la Fiorentina – ha fatto traboccare il vaso siano state le pagelle sulla partita di Conference League a Istanbul, persa malamente dalla Fiorentina contro il Basaksehir per tre a zero, in cui Matteini scrisse:
Se ci fosse onestà intellettuale domani il presidente Commisso farebbe una conferenza stampa per chiedere scusa di tutte le stupidaggini e le accuse lanciate a destra e a manca nelle ultime sue esternazioni.
Il direttore genrale Barone annuncerebbe il suo rientro negli Usa, ammettendo di capire davvero poco del calcio europeo.
Il direttore sportivo Pradè presenterebbe le sue dimissioni per aver costruito una squadra sconbiccherata con i nuovi innesti che non legano neanche le scarpe a chi è stato ceduto o lasciato anadre.
Anche da Italiano mi attenderei le dimissioni: mi pare evidente che quella europea non è una dimensione alla sua portata.
Al di là del fatto che poi quella sconfitta fu rimediata e che la Fiorentina arrivò addirittura in finale di Conference League (il che dovrebbe far riflettere Matteini sul merito tecnico di quanto aveva scritto), restano le accuse da lui rivolte a Commisso (che avrebbe detto “stupidaggini”), a Barone (non all’altezza di dirigere un club europeo), a Pradè (che avrebbe sbagliato la campagna acquisti) e a Italiano (non all’altezza di guidare una squadra che fa le coppe europee).
Una risposta
Finalmente qualcuno che si prende la briga di esporre i fatti dell’una e dell’altra parte, lasciando poi il giudizio a chi legge, e non influenzare le opinioni. Complimenti