Biennale con opzione, ha precisato il dg Alessandro Ferrari ieri in conferenza stampa. L’ex tecnico brianzolo sarà quindi il nuovo allenatore viola. È stato scelto – ha aggiunto Daniele Pradè – perché è il profilo più in linea per proseguire il progetto avviato da Vincenzo Italiano. Palladino si è affacciato in conferenza ringraziando il presidente Commisso e la società per la fiducia e sarà presentato ufficialmente nei prossimi giorni.
Alessandro Ferrari, in apertura, ha riportato le dichiarazioni di Commisso: il presidente, come tutti deluso dalla sconfitta nella finale di Conference, ha intenzione di andare avanti e migliorare la squadra. La società non è in vendita, nonostante i rumor di questi giorni (e di tempo fa). Commisso, Ferrari e Pradè hanno ammesso le proprie responsabilità, in particolare riferendosi al mercato di gennaio, quando non sono riusciti a migliorare la rosa come avrebbero voluto. «Abbiamo fatto il possibile – ha spiegato Pradè – per portare Gudmundsson a Firenze. È stata una trattativa lunghissima che non si è concretizzata».
Pradè ha confermato il rinnovo di Martinez Quarta e di aver esercitato l’opzione fino al prossimo anno per Kouamé. Discorso a parte, invece, per Jack Bonaventura con il quale è previsto un incontro per capire se esiste la possibilità di una sua permanenza a Firenze. Spazzate via anche le voci su Nico Gonzalez: l’esterno argentino è incedibile. Si riparte quindi da Palladino e dalla rosa attuale che, nonostante l’infelice epilogo della stagione, nel triennio gestito da Italiano ha ottenuto buoni risultati.
Per cui nessuna rivoluzione ma mercato funzionale con l’obiettivo di migliorarsi. Daniele Pradè, rispondendo a un giornalista, ha ammesso che la Fiorentina lavorerà per trovare un centravanti, un giocatore in grado di fare la differenza. Sarà poi Palladino, una volta insediatosi, a indicare al diesse quali innesti serviranno. Insomma, la Viola proseguirà il suo percorso di crescita, sempre nel rispetto del fair play finanziario, cercando di puntare più in alto.