Fino a poche settimane fa, la stampa criticava i centravanti Nzola e Beltran (e prima di loro Kokorin, Piatek, Cabral e Jovic). Poi, da quando i centravanti hanno cominciato a segnare, hanno preso di mira gli esterni: prima Sottil (ma poi le critiche sono finite dopo un paio di suoi gol), poi Brekalo e Ikone. Non stupisce che il francese abbia voluto tirare il rigore a Riad.
Hanno evitato le critiche Gonzalez (ma ricordiamolo: nell’autunno 2022, quando non segnava, ne veniva auspicata la cessione) e Kouame, che non segna, ma viene percepito come uno che si impegna. Il che è poco razionale, ma tant’è: le critiche di giornalisti e tifosi sono sempre basate su percezioni, spesso errate.
Veniamo al problema degli esterni d’attacco. Lasciamo da parte Gonzalez, che è di una categoria superiore e per caratteristiche si adatta bene al modulo di Italiano. Gli altri quattro li possiamo dividere in due categorie: da una parte Sottil e Kouame, che fanno della corsa e della dinamica il loro forte, e dall’altra Brekalo e Ikone che sono più dediti a dribbling e tiro.
Allarghiamo il discorso: il modulo della Fiorentina è il 4-2-3-1. Ovvero: quattro difensori e due mediani; cioè solo sei giocatori che coprono. E tre trequartisti e un centravanti; cioè ben quattro giocatori che attaccano. Modulo sbilanciato. Italiano ovviamente lo sa, e per rimediare chiede ai quattro davanti di pressare sui difensori e ai tre trequartisti di rientrare a coprire. Per cui, spesso vedete Brekalo e Ikone nella propria metà campo a ridosso dei nostri terzini.
Per cui, se Italiano chiede a questi ultimi di correre in su e giù, il risultato è che al momento di dribblare e concludere avranno meno energie e lucidità. Metti poi che Italiano li schiera a piede invertito, e non possono nemmeno crossare o tirare a meno di rientrare al centro, dove vengono regolarmente bloccati da uno o più difensori.
Le possibili soluzioni sono due: la prima è di schierare un attaccante in meno e un centrocampista (Albero di Natale?) o un difensore (Difesa a tre?) in più, al fine di chiedere meno lavoro di copertura agli attaccanti. La seconda è di cambiare Brekalo e Ikone con due esterni “di manovra”. Ma, di nuovo, o essi saranno del livello di Gonzalez, o il loro rendimento sarà tipo quello di Sottil o Kouame. Non illudiamoci.