Il Distretto di Basaksehir è un quartiere di circa trecentomila persone situato nella parte europea di Istanbul. L’omonima squadra, prossimo avversario della Fiorentina in Conference League, non ha una lunga storia: fu fondata nel 1990 in un altro distretto della città chiamato Buyuksehir dal locale ente di distribuzione dell’acqua, con il nome di Istanbul Buyuksehir Belediyespor (IBB), praticamente uno scioglilingua. Arrivò nel 2007 nella serie A turca (Super Lig), retrocedendo però nel 2013. L’anno dopo fu però quello della svolta: nel momento in cui stava per fallire, il club fu acquistato da un gruppo di imprenditori ritenuto vicino al partito al potere (AKP), che lo ricapitalizzò, lo spostò nel distretto di Basaksehir, dandogli quel nome, che è l’attuale. La squadra tornò subito in Super Lig, torneo che poi vinse nel 2020, prima e unica volta. Cosa non da poco, in un campionato che dal 1984, è sempre stato vinto dalle “tre grandi” (Besiktas, Fenerbahce, Galatasaray), salvo nel 2010 (Bursaspor) e appunto nel 2020.
Ho citato l’AKP, Partito della Giustizia e dello Sviluppo, quello del presidente Erdogan, la cui foto troneggia all’ingresso del centro sportivo del Basaksehir, i cui colori (arancione e blu) sono gli stessi della maglia della squadra, e la cui presenza (di Erdogan) fu l’happening nel luglio del 2014, allorché il club presieduto da Goksel Gumusdag, ex-esponente dell’AKP, nonché marito di una nipote della moglie di Erdogan, inaugurò il nuovo stadio, intitolato all’ex allenatore viola Fatih Terim, che, a scanso di equivoci, è ancora vivo e vegeto. Quel giorno, fu giocata una partita in cui giocò lo stesso Erdogan, che segnò pure tre gol (c’è il video su Youtube). In seguito all’evento, la sua maglia, la numero 12, fu ritirata dal club.
Così come a Firenze c’è il gruppo ultras 1926 (anno di fondazione della Fiorentina), l’Istanbul Basaksehir vanta il gruppo 1453, anno della presa di Costantinopoli. Lo sponsor della squadra è la Turkish Airlines, compagnia di bandiera turca. Questo per dare un quadretto introduttivo un po’ geopolitico dell’avversario contro cui giocheremo giovedì. Una specie di Erdogan FC o AKP FC.
Veniamo alla squadra: arrivata quarta in campionato, si è qualificata ai preliminari di Conference League, dove ha battuto gli Israeliani del Maccabi Netanya, poi gli Islandesi del Breioablik, e infine i belgi dell’Anversa, ottenendo una meritata qualificazione con un bel successo per 3-1 in trasferta. Nella prima giornata del girone in corso, hanno espugnato per 4-0, il campo dell’Heart of Midlothian. Fra i giocatori da tenere d’occhio, segnalo il trequartista serbo Aleksic, l’attaccante senegalese Traoré e il centravanti afroitaliano Stefano Okaka. C’è pure l’ex nazionale tedesco e campione del mondo Mesut Ozil, che è di famiglia turca.
L’Istanbul Basaksehir è certamente l’avversario più temibile del girone. In teoria, la Fiorentina sarebbe superiore, ma con le lune attuali, e, col patrocinio del governo turco, può succedere di tutto.