Terracciano: 6,5 – Nel primo tempo salva su una sbavatura in difesa che aveva reso Arnautovic pericoloso. A partita compromessa, salva la rete in un paio di altre occasioni. Poche responsabilità sui gol subiti.
Dodo: 6 – Partita sufficiente, con un inserimento in area avversaria conclusa con un tiro fuori bersaglio. Poi esce per un infortunio.
Dal 45+1′ Venuti: 5,5 – In ritardo sulla chiusura nell’azione che porta in vantaggio il Bologna.
Martinez Quarta: 5,5 – Ha il merito di aver sbloccato la gara, ma va giù ingenuamente e il Bologna colpisce. Orsato e il Var non lo salvano.
Igor: 4 – Per l’errore sul primo gol del Bologna e per i due falli da ammonizione, entrambi non inevitabili.
Biraghi: 5,5 – Qualche cross lo fa ma sono palloni che la difesa rossoblu riesce a controllare. Il capitano pare aver bisogno di rifiatare.
Bonaventura: 6 – Un buon tiro, un po’ di ordine, nulla di più. E comunque resta a galla nonostante la debacle collettiva.
Amrabat: 5,5 – Prestazione insufficiente, per lentezza e visione di gioco. Non basta il giro palla, servono le verticalizzazioni.
Dall’85’ Mandragora: sv.
Barak: 5 – Oggi ha fatto davvero poco. Anche lui avrà bisogno di tempo per capire come adeguarsi al gioco della squadra (che non c’è).
Dal 72′ Ikone: 5 – Schierato sulla fascia destra dove, da solo, dopo l’uscita di Dodo, può fare poco. E infatti fa poco.
Kouamé: 5.5 – Primo tempo in ombra, nella ripresa qualche scintilla: un buon dribbling, molto agonismo e nient’altro.
Dall’85’ Cabral: sv.
Jovic: 5 – Poco servito, ma anche poco abile a liberarsi. E aveva iniziato bene, smistando qualche buon pallone…
Sottil: 5 – Come Kouamé, inconcludente. A poco sono valse le sue (poche) sortite.
Dal 46′ Saponara: 5,5 – Dà qualcosa in più di Sottil: l’assist del gol, poi si spegne insieme ai compagni.
Italiano: 4.5 – A essere giusti, gli si sono messi contro anche la sfortuna e l’arbitro. Quest’ultimo nell’azione del raddoppio viziata da un evidente fallo su Quarta, e la sfortuna nell’infortunio a Dodo. Il terzino brasisliano è infatti l’unico nella rosa viola (stante l’assenza di Gonzalez) capace di spingere in profondità sulla destra. Kouamé è un ripego, non è Sottil. Quando ha sostituito Barak con Ikoné – un attaccante al posto di un centrocampista – Italiano ha però commesso un errore: avrebbe dovuto mettere il francese sulla tre quarti centrale dietro a Jovic, lasciando Kouamé a correre sulla destra. In quella posizione, Ikoné forse avrebbe potuto fare assit e dribbling decisivi. Invece, al solito, ha messo Ikoné a fare l’ala destra.