Ci risiamo, ogni volta che parla Rocco a Firenze succede un mezzo fini mondo e la tifoseria si spacca, non certo una novità per Firenze, tra chi sostiene ciecamente il Presidente e chi invece rimane deluso dalla sue parole e le due fazioni si scontrano quotidianamente sui social.
Proviamo a fare un analisi senza troppi pregiudizi; Il presidente ha detto delle cose corrette, una su tutte che la stagione della Fiorentina è stata una stagione eccezionale, la conquista dell’Europa dopo sei anni e dopo tre di lotta per non retrocedere è qualcosa che deve essere comunque sottolineata, come i meriti di tutti che hanno contribuito al raggiungimento di questo traguardo sportivo non dichiarato ad inizio stagione.
Dove sbaglia è come sempre invece il voler continuare a dipingere la Fiorentina pu piccola di quello che è; sembra infatti che per il presidente Commisso la Fiorentina abbia trascorso la sua storia nelle basse posizioni di classifica, ed invece cosi non è, perché siamo la quinta squadra per punti fatti nella storia del campionato di serie A, davanti a Napoli e Lazio, e dietro le milanesi, Roma e Juventus.
E’ vero che le squadre che ci precedono hanno ricavi maggiori dei nostri ma è altrettanto vero che nel calcio i ricavi aumentano si con le infrastrutture, ma anche e sopratutto attraverso i risultati sportivi, più vinci, più ricavi meno vinci meno ricavi. Possibile che un concetto cosi semplice non passi nella testa di un imprenditore cosi abile come Rocco Commisso?
Nello sport in generale, ma soprattutto nel calcio i migliori investimenti sono quelli sul cosiddetto comparto sportivo, e non necessariamente devono essere investimenti mostre, basta che siano investimenti di calcio. Senza andare troppo lontano e restare in casa nostra, basta ricordare che nel 2016 la Fiorentina quando andava stabilimenti in Europa dove arrivava anche in semifinale ,aveva ricavi per 135 milioni di Euro , ben 55 milioni in più rispetto ad oggi. Non esiste al mondo una stadio che possa dare un incremento del genere.
A Firenze nessun chiede lo scudetto ma ambizioni si , quelle ambizioni che è propria di un uomo di sport e di impresa come Silvio Berlusconi , che a prescindere dalla simpatia personali, è un personaggio che sa come si comunica con i tifosi .
Questo tipo di ambizione manca nell’attuale proprietà che ha tanti pregi, ma non quello di riuscire a comunicare come una società sportiva e non come una banca d’affari. Dire che al Milan sono dei fessi perché perché vincono uno scudetto ma perdono i giocatori a zero, non è il massimo della comunicazione sportiva.
Cosi come non alzare mai l’asticelle degli obiettivi , abbiamo una società sana, ricca ,perché rinunciare a priori di poter competere per quegli obbiettivi che sono sempre stati nella storia alla portata della Fiorentina?
In questo senso la probabile e quasi certa, a questo punto partenza di Torriera, non lascia spazio per l’ottimismo, tuttavia è ancora presto per giudicare, personalmente mi auguro che il prossimo anno la società sappia costruire una squadra che possa salire un ulteriore gradino , che possa lottare per l’Europa nuovamente, questo gruppo deve essere integrato non distrutto , perché la squadre si costruiscono aggiungendo ogni anno quella qualità in più che può servire per crescere, difficile farlo con prestiti che di dimostrano essere parte fondamentali per la squadra, ricordiamoci che senza i gol di Torriera la qualificazione in Europa sarebbe rimasta un sogno , senza poi riscattarli a fine stagione per ripicche e principi.
Un squadra di calcio la si gestisce con un occhio attento al bilancio sicuramente ,ma anche con una particolare attenzione al cuore ala passione del tifoso , perché è vero che i soldi sono del propietario , ma la squadra è della città e dei tifosi.