A mente fredda: missione possibile, destinazione Praga

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La prima della due finali che la Fiorentina disputerà questa stagione è andata, purtroppo non siamo riusciti a battere l’Inter.

E’ stata una serata fantastica per chi ha avuto la fortuna di viverla dal vivo allo stadio, uno spettacolo emozionate a cui non siamo ahimè abituati ad assistere, ed essere li aver vissuto quella attesa che ha fatto battere forte per tutta la giornata di  mercoledì tutti e 30.000 cuori viola arrivati nella capitale, è di per se un emozione per cui vale la pena essere tifoso viola.

Poi finita l’attesa, sono cominciati finalmente i novanta minuti della partita, la Fiorentina passa in vantaggio e per venti minuti sembra aver il controllo assoluto, quando ad un certo punto ed improvvisamente emergono tutti insieme i pregi della squadra nerazzurra ed i difetti della Fiorentina. Sui i pregi dell’Inter  non importa soffermarci ci interessano fino ad un certo punto, quello che ci interessa sono i difetti della Fiorentina; Allo stadio molto gente sosteneva che non era pensabile prendere un gol ,quello del pareggio, in contropiede essendo in vantaggio, ora ad un attenta analisi si vede di come invece il primo gol di Lautaro sia arrivato a difesa schierata, ma schierata  male, ed emergono gli errori individuali e di posizione di Ambrabat che, non è nella sua posizione di centrocampista centrale ma defilato sulla sinistra e di Milenkovic che non sale come un giocatore della sua esperienza dovrebbe fare per mettere in fuori giuoco Lautaro. Già Lautaro ieri l’attaccante dell’Inter ha avuto  due occasioni da gol e due ne ha fatti, esattemene come Jovic che invece le due occasione che ha avuto  le ha sbagliate, la prima per merito di Handanovic, la seconda per demerito suo.

Tutto questo per dire che le regioni della sconfitta, secondo il parere di chi scrive non devono essere ricercate nell’atteggiamento troppo offensivo della squadra, nella difesa eccessivamente alta, ma purtroppo nella qualità dei suoi elementi: Cabral ad esempio non ha avuto in tutta la partita una sola occasione da gol, e non è corretto dire che la squadra non gli fa  arrivare i  palloni, perché al contrario  Jovic in venti minuti sono arrivati, anche se purtroppo  ha sbagliato. 

Prendersela quindi con Italiano ed il suo gioco alto ed imprudente  non ha senso, anche perché senza quel gioco la Fiorentina, molto probabilmente non riuscirebbe a fare gol e non avrebbe raggiunto le due finali, vista la scarsa propensione al gol dei sui attaccanti,  bisogno creare 100 per realizzare 20 . 

Se Italiano invece ha un colpa, ce l’ha nella gestione degli attaccanti, questo eterno dualismo tra Cabral ed Jovic, con ogni probabilità ha impedito ad Jovic di consacrarsi,  non abbiamo  ovviamente la riprova ma, vedendo le occasioni da gol che crea il serbo rispetto a Cabral, una maggiore impegno forse avrebbe portato a fare  anche più gol .

Ma non è ancora  tempo di processi, c’è un campionato da finire ed un’altra finale da giocare, e se sarà giocata con la stessa determinazione credo che potremo finalmente portare a casa un trofeo;  il Wets Ham non è l’Inter, non ha Lautaro e Barella, e non è in finale di Champions; con un pò più di attenzione da parte dei singoli giocatori ed con più precisione da parte degli attaccanti si può arrivare la vittoria. 

So infine di essere in una posizione decisamente minoritaria, ma per questo finale di stagione darei una totale fiducia a Jovic, chissà che con 90 minuti a disposizione  possa concretizzare di più  di quanto non faccia con solo 20 minuti . Ha esperienza internazionale e queste partite le ha giocate.

Infine un applauso al pubblico di Firenze che ha completamente sconfitto nella partita del tifo gli interisti, un pubblico che basta poco per accendere, ho visto a fine partitagli occhi del presidente deluso ma emozionato ed orgoglioso che la sua squadra sia stata protagonista di una serata speciale, credo  pertanto che sia  reso conto di che cosa sia Firenze e sono sicuro che a prescindere da come andrà la stagione, il prossimo anno vorrà regalare a questi tifosi una Fiorentina di cui continuare ad andare sempre più fieri. Ma di questo ne parleremo l’ 8 giungo per il momento prepariamoci ad una nuova emozionante attesa con la speranza che oltre agli applausi di tutti , interisti compresi, si possa  questa volta, portare a casa anche la coppa. 

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